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Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra.
Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza.
Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero.
Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
Mi lascio ispirare
Se vieni dalla terra la tua visione non è dall’alto, ma dal basso; se vieni dal cielo la tua visione è dall’alto e non dal basso.
Vedere le cose da queste due prospettive fa la differenza nella vita di una persona.
Noi siamo abituati a vedere la nostra vita dal basso, senza coglierne fino in fondo il significato profondo. Vedere le cose dalla prospettiva di Gesù significa vederle dall’alto e avere così l’opportunità di coglierne un senso più profondo, una sorta di visione d’insieme.
La nostra conversione dovrebbe consistere innanzitutto nel cambiare la prospettiva.
È la grande decisione di cominciare a guardare la nostra vita non dal basso dei nostri ragionamenti e delle nostre constatazioni ma dall’alto della visione di Cristo che ne sa cogliere sempre un significato più totale, più complessivo.
Non c’è misura in chi ascolta le parole di Colui che Dio ha mandato.
Ecco perché nell’ascolto si gioca molto della nostra fede. Il nostro rapporto con l’ascolto è ciò che cambia completamente la nostra vita. Dovremmo quasi dire che il primo verbo dell’amore è l’ascolto.
Chi ama ascolta.
Nessuno di noi può davvero dire di amare Dio se non lo ascolta.
L’amore è un sentimento che va sottoposto a verifica. E la verifica dell’amore è la capacità di mettersi davvero in ascolto di chi si ama.
Leggiamo ed ascoltiamo il "Padre Nostro universale"
Vi proponiamo questo discorso, che sembra tanto una conversazione con il Creato, che chiunque possa fare, credente o no, di qualsiasi credo o religione.
È un inno alla vita, alla gioia, alla giustizia: valori da condividere, speranza da saldare, gioia da trasmettere.
Da soli non ci si salva: leggiamo ed ascoltiamo insieme.
Leggiamo insieme
Padre nostro, che sei nei fiori, nel canto degli uccelli, nel cuore che batte; che sei l'amore, la compassione, la pazienza, e nel gesto del perdono.
Padre nostro, che sei in me, nella mia famiglia, nei miei amici, che sei in quello che amo, in colui che mi ferisce, in colui che cerca la verità…
Sia santificato il tuo nome adorato e glorificato, da: tutto ciò che è bello, buono, giusto, onesto, di buon nome e misericordioso.
Venga a noi il tuo regno di pace e giustizia, fede, luce, amore. Sii il centro della mia vita, la mia casa, la mia famiglia, il mio lavoro, il mio studio….
Sia fatta la tua volontà, anche se le mie suppliche a volte riproducono di più il mio orgoglio, il mio ego, che le mie esigenze reali.
Perdona tutte le mie offese, i miei errori, le mie mancanze, i miei peccati e offese contro di te, contro me stesso e contro coloro che mi circondano, perdona quando diventa freddo il mio cuore; Perdonami, così come io con il tuo aiuto, perdono coloro che mi offendono, anche quando il mio cuore è ferito.
Non lasciarmi cadere nelle tentazioni degli errori, dei vizi, della critica, del giudizio, del pettegolezzo , dell'invidia, della superbia, della distruzione, dell'egoismo….
E liberami da ogni male, da ogni violenza, da ogni disgrazia, da ogni malattia.
Liberami da ogni dolore, da ogni tristezza, angoscia e da ogni delusione.
Anche se tali difficoltà vedi che sono necessarie nella mia vita, che io abbia la forza e il coraggio di dire: grazie, Padre, Signore Re dell'universo per questa lezione! Che sia così!
Meditazione di oggi: condividere l'Amore di Dio, Nostro Padre
Il profeta Malachia scrisse per avvertire il popolo di Dio di ciò che sarebbe accaduto in futuro. Disse loro di un tempo in cui Dio avrebbe mandato un messaggero come Elia, che avrebbe riportato i cuori del popolo verso Dio.
Il messaggero di cui Malachia parlava era Giovanni Battista. Il suo ruolo era, infatti, ricondurre il popolo a Dio, preparandolo alla venuta di Gesù (Matteo 3:1-12). Giovanni predicò un messaggio di pentimento e battezzò le persone nel fiume Giordano come segno del ritorno a Dio.
Coloro che confidarono in Dio e credettero in Gesù come il Messia che sarebbe venuto, sperimentarono il ristabilimento e la salvezza. E questo fa parte del messaggio di Malachia: coloro che confidano in Dio sono salvati dal giudizio che verrà.
Uno dei segni di questo ristabilimento è l'unità delle famiglie. L'unità familiare è centrale per la missione di Dio, in quanto le relazioni all'interno della famiglia riflettono la relazione di Dio con la Sua chiesa.
Dio desidera che i cuori dei padri siano volti ai loro figli e quello dei figli ai loro padri.
Mentre sappiamo che nessuna famiglia è perfetta- molte famiglie sono infatti spaccate- guardiamo tutti avanti al giorno in cui Dio riporterà di nuovo all'armonia e all'amore il nostro mondo a pezzi. Fino ad allora sforziamoci di fare del nostro meglio per vivere in armonia e amore gli uni con gli altri.
Se sei un genitore, considera come puoi esprimere l'amore di Dio attraverso la relazione con i tuoi figli. E come figli, possiamo usare il tempo che ci rimane per amare altrettanto i nostri genitori. Per tutti noi, consideriamo come amare coloro che ci circondano in un modo che onori Dio e comunichi il Suo amore.
Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.
Dagli Atti degli Apostoli At 5,27-33
In quei giorni, [il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome?
Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo». Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce.
Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono». All'udire queste cose essi si infuriarono e volevano metterli a morte.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 33 (34)
R. Ascolta, Signore, il grido del povero.
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia. R.
Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano i giusti e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. R.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! (Gv 20,29)
Alleluia.
Il Vangelo di oggi 11 aprile 2024
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 3,31-36
Chi viene dall'alto, è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui.
Parola del Signore.
Sant'Agostino (354-430)
vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa
"Colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura"
Dio mio, luce dei ciechi e virtù dei deboli, e anche luce dei veggenti e virtù dei forti; volgi la tua attenzione sulla mia anima e ascolta chi grida dal profondo (Sal 130, 1). Se non fossero presenti anche nell'abisso le tue orecchie, dove ci volgeremmo?
A chi grideremmo? "Tuo è il giorno e tua la notte" (Sal 74, 16), al tuo cenno volano gli istanti. Concedimene un tratto per le mie meditazioni sui segreti della tua legge, non chiuderla a chi bussa (Mt 7, 7). Non senza uno scopo, certo, facesti scrivere tante pagine di fitto mistero. Né mancano le belle foreste, a cui le cerve (Sal 29, 9) vanno a rifugiarsi e si ristorano, vi spaziano e pascolano, vi si adagiano e ruminano. O Signore, compi la tua opera in me, rivelandomele.
Ecco, la tua voce è la mia gioia, la tua voce una delizia superiore a tutte le altre. Dammi ciò che amo. Perché io amo, e tu mi hai dato di amare. Non abbandonare i tuoi doni, non trascurare la tua erba assetata. Possa io proclamare quanto scoprirò nei tuoi libri.
Che io faccia "risuonare voci di lode" (Sal 26, 7), abbeverarmi alla tua parola, contemplare le meraviglie della tua legge (Sal 119, 18) fin dall'inizio, quando creasti il cielo e la terra, e fino al regno eterno con te nella tua santa città.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Qual è stata la strada di questo Pietro per arrivare a questo punto, a questo coraggio, a questa franchezza, a esporsi? Perché lui poteva arrivare a dei compromessi e dire ai sacerdoti: “Ma state tranquilli, noi andremo, parleremo un po’ con un tono più basso, non vi accuseremo mai in pubblico, ma voi lasciateci in pace …”, e arrivare a dei compromessi. (...) No!
Pietro ha detto: “Niente compromesso. Voi siete i colpevoli” (cfr v. 30), e con questo coraggio. E come Pietro è arrivato a questo punto? Perché (…) era molto generoso e anche molto debole. Qual è il segreto, qual è la forza che ha avuto Pietro per arrivare qui? C’è un versetto che ci aiuterà a capire questo.
Prima della Passione, Gesù disse agli apostoli: «Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano» (Lc 22,31). (…) E a Pietro dice: “E io pregherò per te, «perché la tua fede non venga meno»” (v. 32). È questo il segreto di Pietro: la preghiera di Gesù. Gesù prega per Pietro, perché la sua fede non venga meno e possa – dice Gesù – confermare nella fede i fratelli. Gesù prega per Pietro. E questo che ha fatto Gesù con Pietro, lo fa con tutti noi. Gesù prega per noi; prega davanti al Padre.
Noi siamo abituati a pregare Gesù perché ci dia questa grazia, quell’altra, ci aiuti, ma non siamo abituati a contemplare Gesù che fa vedere al Padre le piaghe, a Gesù, l’intercessore, a Gesù che prega per noi. E Pietro è stato capace di fare tutta questa strada, da codardo a coraggioso, con il dono dello Spirito Santo grazie alla preghiera di Gesù. (Omelia Santa Marta, 23 aprile 2020)