十字架的圣特蕾莎本笃(伊迪丝斯坦)加尔默罗圣母和殉道者,欧洲的主保
“Ave Crux, Spes Unica”. E’ con lo sguardo fisso alle braccia aperte di Cristo sulla croce, unica speranza, che Edith Stein affronta il martirio nelle camere a gas di Auschwitz Birkenau nel caldo agosto 1942.
这是一段漫长的内心旅程的高潮,使她从哲学研究到致力于促进女性的人文、社会和宗教,再到沉思的生活。 伊迪丝于 1891 年出生于德国西里西亚的弗罗茨瓦夫,是一对非常虔诚的犹太夫妇的第十一个孩子,伊迪丝立即因其卓越的智慧而脱颖而出,这有利于理性主义的远见和年轻时脱离宗教。
她只是在第一次世界大战期间中断了学业,作为一名红十字会护士帮助士兵。 这将是与哲学家胡塞尔的现象学的会面,他成为弗莱堡大学的助理,深化同理心的主题,并与哲学家马克斯舍勒一起阅读圣伊格纳齐奥的练习和圣特雷莎达维拉的生活,引发皈依基督教。
信仰与纳粹主义
Desiderosa di conquistare la verità tramite la conoscenza e lo studio, viene conquistata dalla Verità di Cristo accostandosi ai testi di 托马斯 e Agostino. Riceve Battesimo e Cresima nel 1922, contro la volontà dei genitori, ma mai rinnegherà le sue origini ebraiche: negli anni delle persecuzioni, divenuta insegnante e suora carmelitana nel 1934 a Colonia con il nome di Teresa Benedetta della Croce, abbraccia la sofferenza del suo popolo, introducendola nel sacrificio di Cristo.
在“水晶之夜”之后,她被转移到荷兰,一个中立的国家:在荷兰的埃希特卡梅尔,她写下了“为了真正的和平和击败敌基督者的统治而牺牲赎罪”的愿望。 .
奥斯维辛的烈士
Due anni dopo l’invasione nazista dei Paesi Bassi avvenuta nel 1940, viene prelevata insieme ad altri 244 ebrei cattolici, come atto di rappresaglia contro l’episcopato olandese che si era opposto pubblicamente alle persecuzioni e portata ad Auschwitz.
Qui si prende cura dei bambini rinchiusi, accompagnandoli con compassione verso la morte e insegna il Vangelo ai detenuti. Con lei c’è la sorella Rosa, pure convertitasi al cattolicesimo alla quale nel momento estremo del martirio dice: “Vieni, andiamo per il nostro popolo”.
In passato aveva scritto: “Il mondo è in fiamme: la lotta tra Cristo e anticristo si è accanita apertamente, perciò se ti decidi per Cristo può esserti chiesto anche il sacrificio della vita”.

欧洲容忍和接受的例子
Il pensiero e la fede di Edith Stein sono racchiusi nelle sue opere, particolarmente in “Essere finito ed Essere eterno”, sintesi di filosofia e mistica dalla quale emerge il senso dell’uomo, la sua singolarità e unicità, nel rapporto con il Creatore.
“Un’eminente figlia di Israele e fedele figlia della 教会” l’ha definita canonizzandola nel 1998 san Giovanni Paolo II. “Dichiarare santa Edith Stein, compatrona d’Europa – ha detto – significa porre sull’orizzonte del Vecchio Continente un vessillo di rispetto, di tolleranza, di accoglienza”, ma è necessario far leva sui valori autentici, che hanno il loro fondamento nella legge morale universale: un’Europa che scambiasse il valore della tolleranza e del rispetto con l’indifferentismo etico sui valori irrinunciabili si aprirebbe alle più rischiose avventure e vedrebbe prima o poi riapparire sotto nuove forme gli spettri più paurosi della sua storia”.
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