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commento di Lc 7,36-50, a cura di Andrea Piccolo SJ

Non ci siamo mai visti per davvero e
non ci siamo mai presi per davvero in giro
neanche per sbaglio
neanche per sbaglio in silenzio
la città incontra il tuo deserto
che io innaffio da sempre
sarà la mia missione
sarà, sarà, sarà
che ora ho un fiore nella bocca

Elisa e Calcutta, Se piovesse il tuo nome

Mi preparo

Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore

Entro nel testo (Lc 7,36-50)

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!”. Gesù allora gli disse: “Simone, ho da dirti qualcosa”. Ed egli rispose: “Di’ pure, maestro”. “Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?”. Simone rispose: “Suppongo sia colui al quale ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco”. Poi disse a lei: “I tuoi peccati sono perdonati”. Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: “Chi è costui che perdona anche i peccati?”. Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!”.

Mi lascio ispirare

Cosa avrà spinto questa donna a incontrare Gesù in quel modo così intimo e intenso? A entrare in casa di un fariseo, lei, l’impura di quella città, per mettersi ai piedi di Gesù?

Si è “giocata tutta” superando ogni imbarazzo perché desiderava essere accolta e capita da Gesù: ne aveva un estremo bisogno, ne amdava della sua vita che era stata già inaridita da innumerevoli umiliazioni che le erano state imposte e che lei aveva accettato.

Aveva capito che Gesù era un maschio diverso dagli altri maschi, capace di amare nel cuore e di non giudicare ciò che le procurava dolore.
La donna ha amato Gesù come poteva, come sapeva e Gesù si è lasciato amare così, Gesù si lascia sempre amare da noi secondo le nostre possibilità… Gesù non si scandalizza dell’intimità cercata dalla donna, Simone sì.

E così Gesù si prende cura di entrambi, della peccatrice e del fariseo: per la donna ha uno sguardo intenso carico di comprensione e amore, e una parola, «figlia», che la alza in piedi e la rigenera; per l’uomo ha una testimonianza e un insegnamento: «sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco», una intimità con Dio, misericordia che risana al posto di una religiosità chiusa su se stessa.

Andrea Piccolo SJ

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Rifletto sulle domande

Ricorda uno e due momenti in cui hai sentito forte in te il bisogno e il desiderio di essere accolto/a così come eri. Offri questi ricordi nella preghiera…

Se tu fossi al posto della donna perché andresti proprio da Gesù?

Qual è il tuo modo di esternare o di concretizzare la tua relazione intima (o forse no) con Gesù?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

(fonte © GET UP AND WALK)


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