Ciao Eugenio.

Oggi non ci siamo visti: purtroppo.

Purtroppo perché siamo dovuti rimanere a casa con il tecnico del climatizzatore, nel tentativo di ripararlo e metterlo in moto per rinfrescare casa da questo clima torrido.

Il non esserci visti, il non aver parlato con te, il non averti toccato da vicino ha reso il mio pomeriggio molto cupo, triste, malinconico.

Ma la nota più stonata della giornata è stata il dover ricordare a Francesca e mamma Giuseppina della preghierina serale.

Lo avevano dimenticato.

Ho spiegato a Francesca che le priorità della vita non devono essere mai modificate, mai si deve cambiare l’ordine delle verità della nostra vita.

Dio, la famiglia, gli affetti, l’amore da dare. E poi tutto il resto.

Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: «Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?». Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena

Mt  6,24-34

Ogni giorno dobbiamo pregare, ricordarci dei nostri defunti che ci hanno preceduto in paradiso.

E così loro non saranno mai delle semplici fotografie. Saranno i nostri ricordi, saranno sempre i nostri amori, resteranno sempre vivi.

Eugenio non sarà mai una fotografia. Eugenio sarà sempre vivo. Eugenio sarà sempre vivo nel cuore di chi lo ama.

primo piano Eugenio felpa blu
primo piano Eugenio con la felpa blu
Eugenio Ruberto
Eugenio Ruberto
Preghierina del 22 giugno 2021
Preghierina del 22 giugno 2021 2
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Avatar di Remigio Ruberto

Ciao, sono Remigio Ruberto, papà di Eugenio. L'amore che mi lega a Eugenio è senza tempo e senza spazio.

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