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Commento al Vangelo di marco 16,15-20: Parola che segna

commento di Mc 16,15-20, a cura di Mounira Abdelhamid Serra

Il minimo movimento è importante per tutta la natura. L’intero oceano è influenzato da un sassolino

Blaise Pascal
Parola che segna
notte stellata sul Rodano Van Gogh

Mi preparo

Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore

Entro nel testo (Mc 16,15-20)

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Mi lascio ispirare

Segno come indicazione di una direzione, giudizio come effetto di una disposizione.
Il Signore agisce insieme e conferma le nostre scelte dandoci la capacità di cogliere una prospettiva; guardando la nostra attuale condizione possiamo verificare a cosa siamo disposti e perché.

Allora succederà qualcosa di nuovo in noi, crederemo…cioè daremo credito a ciò che siamo, amati nel profondo, perdonati.
Allora andremo, nel nome di Dio che salva, e annunceremo con le parole e con i fatti, con la nostra stessa presenza, che la pace è possibile, la salvezza è vicina, l’amore è verità.

Mounira Abdelhamid Serra

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Rifletto sulle domande

Quali sono i fatti che mi dicono che credo?

Cosa credo?

Come quella buona notizia, che conferma chi sono, parla al mio cuore e può essere condivisa con gli altri?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

fonte GET UP AND WALK


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