Sancti Ioachim et Annae: parentes B. Mariae V
Summary
Anna e Gioacchino sono i genitori della Beata Virgo Maria.
I Padri della Chiesa li hanno spesso ricordato nelle loro opere. Splendide, per esempio, le verba di san John Damasceno, vescovo : « Poiché doveva avvenire che la Vergine mater dei nascesse da Anna, la natura non osò precedere il germe della gratia; ma rimase senza il proprio frutto perché la grazia producesse il suo. Doveva nascere, infatti, quella primogenita dalla quale sarebbe nato il primogenito di ogni creatura “nel quale tutte le cose sussistono” (Col 1,17).
O felice coppia, Gioacchino ed Anna! A voi è debitrice ogni creatura, perché per voi la creatura ha offerto al Creatore il dono più gradito, ossia quella casta mater, che sola era degna del creatore… O Gioacchino ed Anna, coppia castissima! Voi, conservando la castità prescritta dalla legge naturale, avete conseguito, per divina virtù, ciò che supera la natura: avete donato al mundus la madre di Deus che non conobbe vir. Voi, conducendo una vita pia e santa nella condizione umana, avete dato alla luce una Filia più grande degli angeli ed ora regina degli angeli stessi… »
Quamvis S. Annae parum notum sit, ac praeterea neque ex textibus officialibus neque canonicis, eius cultus perquam latissime diffunditur tum in Oriente (6 saeculo) tum in Occidente (10th century - quod Ioachim saeculo XIV. .).
Quasi ogni città ha una chiesa a lei dedicata, Caserta la considera sua celeste Patrona, il praenomen di Anna si ripete nelle intestazioni di strade, rioni di città, cliniche ed altri luoghi; alcuni Comuni portano il suo nome. La madre della Vergine, è titolare di svariati patronati quasi tutti legati a Maria ma soprattutto patrona delle madri di familia, delle vedove, delle partorienti; è invocata nei parti difficili e contro la sterilità coniugale.
Anna ab Hebraeis Anna venit et in evangeliis canonicis non memoratur; in loco vero Evangelia apocryphia Nativitatis et Infantiae de eo loquuntur, quorum antiquissimum est quod dicitur "Protoevangelium S. Jacobi", non serius scriptum quam medio saeculo secundo.
Questo narra che Gioacchino, sposo di Anna, era un uomo pio e molto ricco e abitava vicino Gerusalemme, nei pressi della fonte Piscina Probatica. Un giorno mentre stava portando le sue abbondanti offerte al Tempio, come faceva ogni anno, il gran sacerdote Ruben lo fermò dicendogli: “Tu non hai il diritto di farlo per primo, perché non hai generato prole”.
Gioacchinus et Anna coniuges erant quae vere se mutuo amabant, sed non habebant liberi e ormai data l’età non ne avrebbero più avuti; secondo la mentalità ebraica del tempo, il gran sacerdote scorgeva la maledizione divina su di loro, perciò erano sterili.
L’anziano ricco pastore, per l’amore che portava alla sua sposa, non voleva trovarsi un’altra donna per avere un filius; pertanto, addolorato dalle parole del gran sacerdote, si recò nell’archivio delle dodici tribù d’Israele per verificare se quel che diceva Ruben fosse vero e una volta constatato che tutti gli uomini pii ed osservanti avevano avuto figli, sconvolto, non ebbe il animo di tornare a home e si ritirò in una sua terra di montagna e per quaranta giorni e quaranta notti supplicò l’aiuto di Dio fra lacrimae, preghiere e digiuni.
Anche Anna soffriva per questa sterilità, a ciò si aggiunse la sofferenza per questa “fuga” del marito; quindi si mise in intensa orandi chiedendo a Dio di esaudire la loro implorazione di avere un figlio.
Durante la preghiera le apparve un angelus che le annunciò: “Anna, Anna, il vir ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo”. Così avvenne e dopo alcuni mesi Anna partorì. Il « Protovangelo di san Giacomo » conclude: « Trascorsi i giorni necessari…, diede la poppa alla bimba chiamandola Maria, ossia “Prediletta del Signore”».
Multi Pontifices de SS. Anna et Ioachim;
Gregorio XV (Alessandro Ludovisi, 1621-1623) ne fece comporre interamente l’Ufficio divino; Clemente XI (Giovanni Francesco Albani, 1700-1721) fissò la festa all’ottava dell’Assunzione; Leone XIII (Gioacchino Pecci, 1878-1903) ne elevò il rito; S. Pio X (Giuseppe Sarto, 1903-1914) fissò la data il 16 Aug ed infine il Beato Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978), nella riforma del Calendario Liturgico, collocò definitivamente la loro festa il 26 luglio.
nominum significatio :
Anna: "gratia benefici" (Hebr.).
Gioacchino : “Dio solleva” (ebraico).

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Su Gioacchino e Anna, genitori di Maria, non ci sono riferimenti nella Bibbia e non si possiedono notizie certe; quelle giunte fino a oggi sono ricavate da testi apocrifi come il Protovangelo di Giacomo e il Evangelium' dello pseudo-Matteo, oltre che dalla tradizione.
Posteri, signum amoris Dei
Anna pare fosse figlia di Achar e sorella di Esmeria, madre di Elisabetta e dunque nonna di Giovanni Battista.
Gioacchino viene tramandato come uomo virtuoso e molto ricco della stirpe di Davide, che era solito offrire una parte del ricavato dei suoi beni al popolo e una parte in sacrificio a Dio.
Entrambi vivono a Gerusalemme. Sposati, Gioacchino e Anna non hanno figli per oltre vent’anni. Non generare prole, per gli ebrei, in quest’epoca è segno della mancanza della benedizione e del favore di Dio; perciò, un giorno, nel portare le sue offerte al Tempio, Gioacchino viene redarguito da un tale Ruben (forse un sacerdote o uno scriba): indegno per non avere procreato, infatti, secondo lui non ha il diritto di presentare le sue offerte.
Gioacchino, umiliato e sconvolto da quelle parole, decide di ritirarsi nel deserto e per quaranta giorni e quaranta notti implora Dio, fra lacrime e digiuni, di dargli una discendenza.
Anche Anna trascorre giorni in preghiera chiedendo a Dio la grazia della maternità.
Annuntiatio nativitatis Mariae
Le suppliche di Gioacchino e Anna lassù vengono ascoltate; così un angelo appare separatamente a entrambi e li avverte che stanno per diventare genitori.
L’incontro sulla porta di casa fra i due, dopo l’annuncio, si arricchisce di dettagli leggendari. Il bacio che i due sposi si sarebbero scambiati è stato tramandato dinanzi alla Porta Aurea di Gerusalemme, il luogo in cui, secondo una tradizione ebraica, si manifestava la presenza divina e si sarebbe manifestato l’avvento del Messia.
Dilata iconographiae huius osculi ante ianuam notissimam quam christiani considerant illam per quam Jesus avrebbe fatto il suo ingresso nella Città Santa la Domenica delle Palme.
Mesi dopo il ritorno di Gioacchino, Anna dà alla luce Maria. La bimba viene cresciuta tra le affettuose premure del papà e le amorevoli attenzioni della mater, nella casa che si trovava nei pressi della piscina di Betzaeta.
Qui, nel XII secolo, i crociati hanno costruito una chiesa, ancora oggi esistente, dedicata ad Anna che ha educato la figlia alle arti domestiche.
Cultum
Quando Maria compie 3 anni, per ringraziare Dio, Gioacchino e Anna la presentano al Tempio per consacrarla al servitium del Tempio stesso, così come avevano promesso nelle loro preghiere.
Di Gioacchino gli apocrifi non riferiscono altro, mentre su Anna aggiungono che sarebbe vissuta fino all’età di 80 anni. Le sue reliquie sarebbero state custodite a lungo in Terra Santa, poi traslate in Francia e tumulate in una cappella scavata sotto la cattedrale di Apt.
Il ritrovamento e l’identificazione, successivamente, sarebbero stati accompagnati da alcuni miracoli. Il culto ai nonni di Gesù si è sviluppato prima in Oriente, poi in Occidente e nel corso dei secoli la Chiesa li ha ricordati in date diverse.
Nel 1481 Pater Sisto IV introduce la festa di Sant’Anna nel Breviario Romano, fissando la data della memoria liturgica al 26 luglio, tramandata come giorno della mortem; nel 1584 Gregorio XIII inserisce la celebrazione liturgica di Sant’Anna nel Messale Romano estendendola a tutta la Chiesa. Nel 1510 è Giulio II, invece, a inserire nel calendario liturgico la memoria di San Gioacchino il 20 marzo, poi più volte spostata nei secoli successivi.
Cum reformatione liturgica quae Concilium Vaticanum II secuta est anno 1969, parentes Mariae fuerunt ».convenerunt” in un’unica celebrazione il 26 luglio.
Demum, die 31 mensis Ianuarii anno 2021; Papa francesco al termine dell’Angelus annuncia l’istituzione della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, da celebrare la quarta domenica di luglio – proprio in prossimità della festa dei nonni di Gesù – per ricordare il dono della vecchiaia e celebrare coloro i quali tramandano la nuptiarum annulum alle generazioni successive.
Infra orationem Ss. Anna et Gioacchinus in favorem suorum avis pluries recitavit a Benedicto XVI, occasione partium;
Signore Gesù, tu sei nato dalla Vergine Maria, figlia di San Gioacchino e Sant’Anna. Guarda con Amare ad avis per orbem.
Proteggili: sono fonte di arricchimento per le famiglie, per la chiesa e per tutta la società.
Eos adiuvant: etiam in sua senectute validi columnae pergunt fidei evangelicae pro suis familiis, custodes nobilium familiae specimina, thesauros vivorum solidarum traditionum religiosarum.
Sapientiae ac bonorum magistri sint, qui fructuum suorum maturae humanitatis et spiritualis experientiae in posteros transeunt.
Signore Gesù, aiuta le famiglie e la società a valorizzare la presenza e il ruolo dei nonni.
Mai siano ignorati o esclusi, ma incontrino sempre rispetto e amore. Aiutali a vivere serenamente e a sentirsi accolti per tutti gli anni della vita che tu loro concedi.
Maria, Madre di tutti i viventi, proteggi sempre i nonni, accompagnali nel loro pellegrinaggio terreno, e con la tua preghiera fa’ che tutte le famiglie si riuniscano un giorno nella patria celeste, dove tu attendi tutta l’umanità per il grande abbraccio della vita senza fine.
Amen.
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Ultimo aggiornamento: 25 Luglio 2023 – 8.51 by Remigius Robert