Legere tempus: 4 minuta

Mane deinde ad me! Necessitas aliquis tenere manum nostram

Commentarius in Evangelium Dominicae sextae Paschae - Anno A

Act 8.5-8.14-17 Ps 65 1Pt 3.15-18 Jn 14.15-21 .

Ergo non sine causa promittitur spiritus sanctus;
non solum iis qui non habent, sed etiam iis qui iam habent;
illis qui non habent, cur habent?
his qui iam possident ut abundantius possideant

S. Aug,Homilia74.2
Restami accanto
Restami accanto 3

Vita in processu

Una delle esperienze più dure nella vita è quella di sentirsi soli mentre ci si trova a lottare.

A volte si tratta semplicemente di affrontare la fatica di vivere, la paura di non farcela, altre volte si tratta invece di lottare contro l’ingiustizia, contro le incomprensioni, contro la cattiveria.

Ita, quia vita magna adhuc est probatio, in qua non semper partes iudicis aut testis occupamus, interdum etiam vita nos in gregem ponit.

Paraclitus

Forse è proprio questa immagine della vita come un grande processo che ci può aiutare a comprendere perché Gesù ci rassicuri parlandoci di un altro Paracletussecundus Paraclitus, primus quidem ipse.

Paracletus vuol dire letteralmente colui che è chiamato a stare accanto, più precisamente è l’avvocato che si mette al nostro fianco per parlare in nostro favore, anzi prende persino il nostro posto nella lotta, affronta l’accusatore per noi. Gesù continua a svolgere questo compito attraverso lo spirito santo.

Adsisto

Se una persona ci vuole bene, infatti, non è pensabile che ci lasci soli.

L’esperienza ci insegna che è proprio nei momenti di difficoltà che ci rendiamo conto quali sono le persone che ci tengono veramente a noi. Un padre o una madre, se sono veramente tali, non lascerebbero mai il figlio da solo quando si trova nel pericolo.

Anzi, un genitore sente anche da lontano che il figlio è in pericolo. Un amico, se è un vero amico, non ci abbandona quando la sventura ci cade addosso.  

È esattamente questo che Gesù sta cercando di dire ai suoi discepoli. Una parola di consolazione, che è l’altro significato di Paraclito, il consolatore: ti sto accanto!

Sappiamo bene che molte volte quello che vogliamo di più non è qualcuno che ci risolva il problema, che forse a volte non si può neppure risolvere, ma desideriamo semplicemente qualcuno che ci stia vicino.

Hoc sensu etiam paracliti instrumenta efficimur, cum novimus claudere et consolari, sicut discipuli, qui impositis manibus Spiritum aliis invocant (cf. Act 8, 17).

Sciens quomodo sit ibi

Purtroppo, quando qualcuno ci parla, noi stiamo pensando molte volte già alla risposta da dare, la cosa più importante sarebbe invece quella di ascoltare e rimanere accanto.

I discepoli infatti hanno paura di rimanere orfani, cioè di rimanere soli, di non avere più un padre che li difenda e li sostenga. Questa immagine probabilmente è anche legata al fatto che nella cultura rabbinica il maestro è sentito come un padre: Gesù è maestro, padre, e consolatore.

In fondo questo è l’amore, saper esserci! I versetti del Vangelo che leggiamo questa domenica iniziano e terminano con questo riferimento all’amore e ai comandamenti.

Forse, alla nostra sensibilità moderna, questo accostamento può risultare paradossale, eppure l’amore è reale quando si vede e si vede se ci sono dei criteri.

Un amore generico non è neppure amore. L’amore è concreto, si vede nei fatti, è un amore che sta in un contesto. I comandamenti sono le parole che abbiamo bisogno di dirci e le parole che abbiamo bisogno di Do per esprimerci l’amore.

Quando si ama qualcuno si desidera rimanere con lui. Gesù desidera rimanere con i suoi discepoli e quando si ama veramente un modo per rimanere lo si trova sempre. Gesù rassicura i discepoli di ogni tempo che Egli troverà un modo per rimanere sempre con loro.

È quell’amore che forse abbiamo visto negli occhi di una persona cara che stava morendo e che in quel momento ci guardava per dirci di non preoccuparci perché non ci avrebbe mai lasciato.

Lege intus

  • Potesne stare iuxta populum quem amas?
  • Expertus es consolationem Spiritus Sancti?

Audiamus unum

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Evangelium diei
Mane iuxta me
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Comitas © Pater Caietanus Piccolo SJ


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