Leggi e ascolta la Parola del 8 luglio 2022
Venerdì della XIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- SS. Aquila e Priscilla esempio di coppia cristiana
- B. Pierre (Pietro) Vigne «missionario itinerante» († 1740)
Prima Lettura
Non chiameremo più dio nostro l’opera delle nostre mani.
Dal libro del profeta Osèa
Os 14,2-10
Torna dunque, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: «Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più “dio nostro”
l’opera delle nostre mani,
perché presso di te l’orfano trova misericordia».
«Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli idoli, o Èfraim?
Io l’esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia».
Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 50 (51)
R. La mia bocca, Signore, proclami la tua lode.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
Tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore m’insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve. R.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Quando verrà lo Spirito della verità,
vi guiderà a tutta la verità,
e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. (Gv 16,13a; 14,26d)
Alleluia.
Vangelo
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,16-23
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.
Sant’Ignazio d’Antiochia (? – ca 110)
vescovo et martire
Lettera a Policarpo, (69-155, santo, vescovo e martire), 1-3; SC 10
Come pecore in mezzo ai lupi
Ti esorto, per la grazia di cui sei rivestito, a proseguire nel tuo cammino e ad incitare tutti a salvarsi. Dimostra la tua dignità episcopale con vigilanza continua nella carne e nello spirito. Preoccupati dell’unità di cui nulla è più bello.
Sopporta tutti, come il Signore sopporta anche te; sostieni tutti nella carità, come già fai. Prega senza sosta; chiedi una saggezza maggiore di quella che hai; veglia possedendo uno spirito insonne. Parla a ciascuno nel modo conforme a Dio. Sostieni come perfetto atleta le infermità di tutti (cfr Mt 8,17). Dove maggiore è la fatica, più è il guadagno.
Se ami i discepoli buoni, non hai merito; piuttosto devi vincere con la bontà i più riottosi. Non si cura ogni ferita con lo stesso balsamo. Calma le esacerbazioni (della malattia) con bevande infuse. In ogni cosa sii “prudente come un serpente” e sempre “semplice come la colomba”. Tu che sei di carne e di spirito, tratta con amabilità quanto appare al tuo sguardo; per ciò che è invisibile prega che ti sia rivelato. Così non mancherai di nulla e abbonderai di ogni dono dello Spirito.
Il tempo presente esige che tu tenda a Dio, come i naviganti invocano i venti e coloro che sono sbattuti dalla tempesta il porto. Come atleta di Dio sii sobrio; il premio è l’immortalità, la vita eterna in cui tu credi. (…) E’ proprio del grande atleta incassare i colpi e vincere. Dobbiamo accettare ogni cosa per amore di Dio, perché anche lui ci accetti. Raddoppia il tuo zelo.
Discerni i tempi. Aspetta chi è al di sopra del tempo, eterno, invisibile, per noi (fattosi) visibile, colui che, intangibile e incapace di soffrire, per noi ha sperimentato la Passione e sopportato ogni sorta di dolori.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Oltre che come «pecore in mezzo ai lupi», il Signore, anche nel nostro tempo, ci manda come sentinelle in mezzo a gente che non vuole essere svegliata dal torpore mondano, che ignora le parole di Verità del Vangelo, costruendosi delle proprie effimere verità.
E se noi andiamo o viviamo in questi contesti e diciamo le Parole del Vangelo, questo dà fastidio e ci guarderanno non bene. Ma in tutto questo il Signore continua a dirci, come diceva ai discepoli del suo tempo: “Non abbiate paura!”.
Non dimentichiamo questa parola: sempre, quando noi abbiamo qualche tribolazione, qualche persecuzione, qualche cosa che ci fa soffrire, ascoltiamo la voce di Gesù nel cuore: “Non abbiate paura! Non avere paura, vai avanti! Io sono con te!”. (Angelus, 25 giugno 2017)
