Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 31 agosto 2023
Giovedì della XXI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Raimondo Nonnato religioso O.M.D. (1200-1240)
- B. Pere (Pietro) Tarrés i Claret dottore e sac. (1905-1950)
Prima Lettura
Il Signore vi faccia sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
1Ts 3,7-13
Fratelli, in mezzo a tutte le nostre necessità e tribolazioni, ci sentiamo consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede. Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore.
Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che manca alla vostra fede?
Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù guidare il nostro cammino verso di voi!
Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 89 (90)
R. Saziaci, Signore, con il tuo amore.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte. R.
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi! R.
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo. (Mt 24,42a.44)
Alleluia.
Il Vangelo del 31 agosto 2023
Tenetevi pronti.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 24,42-51
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
Parola del Signore.
San Cirillo di Gerusalemme (313-350)
vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa
Catechesi battesimale n°15,4-7 (trad. cb© evangelizo)
“Vegliate perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà”
Il mondo visibile passerà e quello che attendiamo verrà, più bello; ma nessuno cerchi di sapere la data “poiché non ci spetta, dice Gesù Cristo, di conoscere i tempi o momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta” (At 1,7).
Non osare quindi anticipare una data per questi eventi, né abbi la negligenza di addormentarti, poiché: “Vegliate, dice Cristo; perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà” (Mt 24,42-44).
Ma occorreva che conoscessimo i segni della fine; di più, attendiamo il Cristo; allora, per evitarci di morire delusi e di essere fuorviati dall’Anticristo bugiardo, gli apostoli, mossi da scelta divina, vengono, secondo il piano salvifico, a trovare il vero Maestro e lo interrogano: “Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo” (Mt 24,3).
Attendiamo il tuo ritorno, ma Satana si trasforma in angelo di luce. Fissaci dunque, affinché non adoriamo un altro al posto tuo!
E lui, aprendo la bocca divina e beata: “Guardate che nessuno vi inganni” (Mt 24,4). E voi, uditori, che con gli occhi dell’intelligenza lo vedete in qualche modo, ascoltatelo ripetere anche a voi: “Vegliate, dice il Signore, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà” (Mt 24,42).
PAROLE DEL SANTO PADRE
Il Signore viene: ecco la radice della nostra speranza, la sicurezza che tra le tribolazioni del mondo giunge a noi la consolazione di Dio, una consolazione che non è fatta di parole, ma di presenza, della sua presenza che viene in mezzo a noi. (…)
Ma alla luce del Signore si possono preferire le tenebre del mondo. Al Signore che viene e al suo invito ad andare a Lui si può rispondere “no, non ci vado”. (…)
Il Signore viene, ma segui piuttosto gli appetiti che ti vengono; il fratello bussa alla tua porta, ma ti dà fastidio perché disturba i tuoi piani – e questo è l’atteggiamento egoistico del consumismo. (…)
Si butta via il tempo nei passatempi, ma non si ha tempo per Dio e per gli altri. E quando si vive per le cose, le cose non bastano mai, l’avidità cresce e gli altri diventano intralci nella corsa e così si finisce per sentirsi minacciati e, sempre insoddisfatti e arrabbiati, si alza il livello dell’odio. (…)
Da tutto questo Gesù vuole ridestarci. Lo fa con un verbo: «Vegliate» (Mt 24,42).
“State attenti, vegliate”. Vegliare era il lavoro della sentinella, che vigilava restando sveglia mentre tutti dormivano. Vegliare è non cedere al sonno che avvolge tutti. Per poter vegliare occorre avere una speranza certa: che la notte non durerà sempre, che presto arriverà l’alba.
È così anche per noi: Dio viene e la sua luce rischiarerà pure le tenebre più fitte. (Omelia nella Messa per la comunità cattolica congolese a Roma e in Italia, 1 dicembre 2019)
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