Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 18 novembre 2024
Lunedì della XXXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- S. Odon (Oddone) di Cluny (F) abate (ca. 880-942)
- B. Grimoaldo Santamaria religioso passionista (1883-1902)
Oggi la Chiesa celebra: Dedicazione delle Basiliche dei SS. Pietro e Paolo Apostoli
Prima Lettura
Ricorda da dove sei caduto e convèrtiti.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 1,1-5a; 2,1-5a
Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino.
Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
[Io udii il Signore che mi diceva]:
«All’angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi:
“Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 1
R. Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte. R.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene. R.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde.
Poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita. (Gv 8,12)
Alleluia.
Il Vangelo del 18 novembre 2024
Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo!
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,35-43
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Parola del Signore.
San Giovanni Crisostomo (ca 345-407)
sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Omelie sul vangelo di Matteo, 66,1 (trad. cb© evangelizo)
« Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me ! »
Guardiamo questi ciechi di Gerico nel vangelo di Matteo: valgono più di molti che vedono chiaramente. Nessuno li guidava e non potevano vedere Gesù che si stava avvicinando; eppure si sforzavano di giungere a lui. Si misero a gridare ad alta voce; la gente cercava di farli tacere: ma essi gridavano ancora più forte. Lo stesso accade all’anima risoluta; coloro che vogliono fermarla, al contrario raddoppiano il suo slancio. Cristo permette che si cerchi di farli tacere, affinché il loro fervore sia più evidente e ti insegni quanto erano degni di essere guariti. Perciò non domanda loro, come faceva spesso, se avessero la fede: le grida e gli sforzi per avvicinarsi a lui bastavano a mostrare la loro fede. Impara da loro, caro amico mio, poiché malgrado la nostra bassezza e la nostra miseria, se andremo a Dio con tutto il cuore, potremo ottenere con i nostri sforzi ciò che chiediamo. In ogni caso, guarda questi due ciechi; avevano soltanto un discepolo che li proteggeva, mentre tanti imponevano loro il silenzio; eppure sono riusciti a superare gli impedimenti e giungere a Gesù. L’evangelista non segnala in loro alcuna qualità eccezionale di vita: il loro fervore ha colmato tutto. Imitiamoli anche noi. Se Dio non ci concede subito ciò che chiediamo, se la gente cerca di dissuaderci a pregare, non cessiamo di implorarlo. Perché così attireremo maggiormente i favori di Dio.
Parole del Santo Padre
Un cieco a quei tempi – ma anche fino a non molto tempo fa – non poteva che vivere di elemosina. La figura di questo cieco rappresenta tante persone che, anche oggi, si trovano emarginate a causa di uno svantaggio fisico o di altro genere. E’ separato dalla folla, sta lì seduto mentre la gente passa indaffarata, assorta nei propri pensieri e in tante cose…E la strada, che può essere un luogo di incontro, per lui invece è il luogo della solitudine. Tanta folla che passa…E lui è solo. (…) L’Evangelista dice che qualcuno della folla spiegò al cieco il motivo di tutta quella gente dicendo: «Passa Gesù, il Nazareno!» (v. 37). Il passaggio di Gesù è indicato con lo stesso verbo con cui nel libro dell’Esodo si parla del passaggio dell’angelo sterminatore che salva gli Israeliti in terra d’Egitto (cfr Es 12,23). È il “passaggio” della pasqua, l’inizio della liberazione: quando passa Gesù, sempre c’è liberazione, sempre c’è salvezza! (…) Fratelli e sorelle, Il passaggio del Signore è un incontro di misericordia che tutti unisce intorno a Lui per permettere di riconoscere chi ha bisogno di aiuto e di consolazione. Anche nella nostra vita Gesù passa; e quando passa Gesù, e io me ne accorgo, è un invito ad avvicinarmi a Lui, a essere più buono, a essere un cristiano migliore, a seguire Gesù. (Udienza generale, 15 giugno 2016)
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