Le parapluie : méditation sur l'amour
Ma in effetti che cos’è l’aimer?
Ils ont essayé de l'expliquer pendant des millénaires, et tout aussi longtemps d'essayer de le comprendre.
Io credo di averlo capito. Non oggi, non il 17 ottobre 2020, ma durante questi 14 anni trascorsi insieme con Eugène, con Francesca, con Giuseppina.
L 'aimer è quel filo invisibile con cui ti leghi ai fils, alla moglie, alla vita, a Dieu.

Io e Eugène avevamo e abbiamo un legame a doppio filo, intrecciato, indissolubile, così spesso che né il tempo né lo spazio riuscirà mai a spezzare.

C'est pourquoi aujourd'hui je ressens ce vide, ce trou, qui m'enlève tout.
C'est comme le trou d'un parapluie : plus on tourne, plus le temps passe, plus le trou devient grand, le trou devient un gouffre.









Io per i miei fils sono sempre stato l’amico, il fratello, la sorella, il pagliaccio, lo zimbello, il leader, il capitano, il condottiero, la coperta calda, il cuscino morbido, l’ombrello, il paravento, lo scudo, l’ago della bilancia, la colonna, la guida.
E tutto questo mi ha reso sempre l’uomo più felice della terra: essere il fulcro della vita dei miei fils.













Je leur ai toujours appris à aimer la vie, à la goûter, à la savourer lentement, à la savourer.












Nella vita di Eugène i 2 fili conduttori sono sempre stati la famiglia e la fede.
Maintenant, même maintenant, la famille et la foi sont les pistes de sa nouvelle vie.
La famiglia che ha trovato è immensa: nuovi amici, parenti vicini e lontani, zie, zii, nonni.
La fede: beh, la tocca con main.