Lee la historia del Santísimo Nombre de Jesús

En el Martirologio Romano, esta memoria se define así: «Santissimo Nome di Jesús, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina ». Estas palabras están tomadas de la Carta de San Pablo a los Filipenses (2, 8-11): «…umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dios l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Jesús ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Jesús Cristo è il Signore, a gloria di Dios Padre.»

La venerazione del S.mo Nome di Jesús ebbe inizio “de facto” en los primeros días de Iglesia, como muestran los cristogramas que decoran el arte paleocristiano.

Sin embargo, sólo en el siglo XIV adquirió relevancia litúrgica, dando lugar a un verdadero culto, gracias al compromiso, para su difusión y su reconocimiento oficial, prodigado por San Bernardino de Siena y sus seguidores, entre ellos especialmente el beato Alberto da Sarteano y Bernardino da Feltre.

Cuando en el AT un profeta hablaen el nombre de Jehová, se entiende que es Jahvè quien habla a través de él. A Mensajero parla in nome di colui che lo invia: è il nome del mandante a conferirgli autorità. Molto spesso, però, il Nome di Dios è una metonimia per indicare Dios stesso. 

Al Nome di Dios, quindi, viene attribuita l’opera di Dios (cfr. i Salmi: 20,2; 54,3; 89,25). Il nome esprime la potenza divina. Ad esempio è il nome di Dios l’arma di Davide davanti a Golia :«Davide rispose al Filisteo: “Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dios delle schiere d’Israele, che tu hai insultato. In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e staccherò la testa dal tuo corpo e getterò i cadaveri dell’esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dios in Israele.” » (1 Sam 17, 45-46)

Anche per gli scrittori del N.T. il nome di Dios è l’equivalente della persona divina ma applicato a Jesús. Nel suo nome si compiono prodigi (Mc 16,17-18), si guariscono gli ammalati (At 3,6). L’invocazione del suo nome è fonte di salvezza, di remissione dei peccati e di vita eterna (At 4,12; 1Gv 2,12; 1Cor 6,11; Gv 3,18; 1Gv 5,13). Il nome di Jesús è “por encima de cualquier otro nombre” (Fil 2, 8-11; Ef 1, 21; Heb 1,4).

Durante il Medioevo la devozione per il nome di Jesús è ben presente in alcuni Dottori della Iglesia, fra cui Bernardo di Chiaravalle, e in S. Francesco d’Assisi. Fu poi praticata in tutto il Senese, pochi decenni prima della predicazione di Bernardino da Siena, dai Gesuati (una fraternità laica dedita all’assistenza degli infermi, fondata nel 1360 dal senese beato Giovanni Colombini), i quali erano così detti per il loro frequente ripetere il nome di Jesús.

L’elaborazione, però, di una liturgia associata al nome di Jesús è conseguenza della predicazione di S. Bernardino da Siena, il quale focalizzò sul nome di Jesús il suo sforzo di rinnovare la Iglesia, sottolineando la centralità della persona di Jesús Cristo. Nella sottomissione al nome di Jesús, Bernardino risolveva i problemi concreti e attuali della vita pratica e sociale: gli odi politici, l’etica familiare, i doveri dei mercanti, la maldicenza, ecc.

In antitesi alle insegne araldiche delle famiglie nobiliari, le cui contese insanguinavano le città italiane, Bernardino inventò uno stemma dai colori vivaci, con cui rappresentare il nome di Jesús. Esso era costituito dal trigramma IHS, inscritto in un sole dorato con dodici raggi serpeggianti sopra uno scudo azzurro. 

Questo simbolismo solare associato a Cristo, però, suscitò qualche opposizione, ma fu approvato da Papa Niccolò V (Tommaso Parentucelli, 1447-1455) nel 1450 a causa delle sue profonde radici nell’A.T. e grazie all’appassionata difesa da parte di S. Giovanni da Capestrano.

La liturgia del nome di Jesús si diffuse alla fine del XV secolo. Nel 1530, Papa Clemente VII (Giulio de’ Medici, 1523-1534)  autorizzò l’Ordine Francescano a recitare l’Ufficio del S.mo Nome di Jesús; e la celebrazione, ormai presente in varie località, fu estesa a tutta la Iglesia da Papa Innocenzo XIII (Michelangelo Conti, 1721-1724) nel 1721.

La Compagnia di Jesús diventò sostenitrice del culto e della dottrina, prendendo il trigramma bernardiniano come suo emblema e dedicando al S.mo Nome di Jesús le sue più belle e grandi chiese, edificate in tutto il mondo. 

El día de celebración variaba entre los primeros domingos de enero, para instalarse el 2 de enero hasta los años setenta del siglo XX, cuando fue suprimida.

San Juan Pablo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005) restauró la memoria facultativa en el Calendario Romano al 3 de enero.

Significato del nome Jesús"Dios salva, Salvatore” (hebreo).

Santísimo nombre de Jesús IHS
Santissimo nome di Jesús IHS

fuente © evangeliodeldia.org

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