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Lea la historia de San Giuseppe Moscati «El Santo Doctor» de Nápoles

nacimiento en el cielo

La muerte, para los cristianos, está ahí. nacimiento en el cielo e per questo le feste dei santi si celebrano nel giorno della loro dipartita dal mondo.

La fiesta de San Giuseppe Moscati también se iba a celebrar el 12 de abril cada año, pero, por motivos pastorales (para evitar que la fiesta caiga en cuaresma), la Congregación para el Culto Divino ha sabido celebrarla el 16 de noviembre.

In questo giorno, infatti, nel 1930, i resti mortali del Santo furono trasferiti nella chiesa del Gesù Nuovo e, in questo stesso giorno, nel 1975, fu beatificato.

Dado que el martirologio romano y los calendarios litúrgicos y no litúrgicos, en general, sitúan la memoria el 12 de abril, esta composición hagiográfica se encuentra tanto el 12 de abril como el 16 de noviembre.

Nacimiento

Giuseppe Moscati nasce il 25 luglio 1880 a Benevento, settimo tra i nove figli del magistrato Francesco Moscati e di Rosa De Luca, dei marchesi di Roseto. Fu battezzato il 31 luglio 1880.

Nel 1881 la famiglia Moscati si trasferì ad Ancona e poi a Napoli, ove Giuseppe fece la sua prima comunione nella festa dell’Immacolata del 1888.

De 1889 a 1894 Giuseppe completó sus estudios secundarios y luego sus estudios secundarios en el "Vittorio Emanuele", obteniendo el diploma de escuela secundaria con notas brillantes en 1897, a la edad de solo 17 años. Unos meses después, inició sus estudios universitarios en la Facultad de Medicina de la Universidad Napolitana.

Sensibilidad

Fin dalla più giovane età, Giuseppe Moscati dimostra una sensibilità acuta per le sofferenze fisiche altrui; ma il suo sguardo non si ferma ad esse: penetra fino agli ultimi recessi del cuore umano. Vuole guarire o lenire le piaghe del corpo, ma è, al tempo stesso, profondamente convinto che anima e corpo sono tutt’uno e desidera ardentemente di preparare i suoi fratelli sofferenti all’opera salvifica del Medico Divino.

Grado

El 4 de agosto de 1903, Giuseppe Moscati obtuvo su título de médico con la máxima calificación y el derecho de imprenta, siendo así digno de coronar el "reanudarde sus estudios universitarios.

Dal 1904 il Moscati, dopo aver superato due concorsi, presta servizio di coadiutore all’ospedale degl’Incurabili, a Napoli, e fra l’altro organizza l’ospedalizzazione dei colpiti di rabbia e, mediante un intervento personale molto coraggioso, salva i ricoverati nell’ospedale di Torre del Greco, durante l’eruzione del Vesuvio nel 1906.

Hospital

En los años siguientes Giuseppe Moscati obtuvo la idoneidad, en un concurso de exámenes, para el servicio de laboratorio en el hospital de enfermedades infecciosas.Dominic Cotugno.

En 1911 participó en el concurso público para seis puestos de ayudante ordinario en los Hospitales Unidos y lo ganó sensacionalmente. Se suceden los nombramientos de auxiliar ordinario, en los hospitales y luego, siguiendo el concurso de médico ordinario, el nombramiento de director de sala, es decir de primario. Durante la Primera Guerra Mundial fue director de los departamentos militares en el Ospedali Riuniti.

A esto "reanudar” están flanqueados por las diversas etapas del universitario y científico: desde los años universitarios hasta 1908, Moscati fue ayudante voluntario en el laboratorio de fisiología; a partir de 1908 fue ayudante de pleno derecho en el Instituto de Química Fisiológica. Después de un concurso, fue nombrado entrenador voluntario de la III Clínica Médica, y encargado del departamento de química hasta 1911. Al mismo tiempo, pasó por los distintos niveles de enseñanza.

Enseñando

En 1911 obtuvo, por títulos, el de Profesor Libre en Química Fisiológica; tiene la tarea de orientar la investigación científica y experimental en el Instituto de Química Biológica. Desde 1911 ha estado enseñando, sin interrupción, "Investigaciones de laboratorio aplicadas a la clínica."Y"Química aplicada a la medicina”, con ejercicios y demostraciones prácticas. En forma privada, durante algunos años escolares, impartió clases a numerosos graduados y alumnos de semiología (estudio de todo tipo de signos, ya sean lingüísticos, visuales, gestuales, etc.) y casuística anatómica hospitalaria, clínica y patológica. Durante varios años académicos fue profesor suplente en los cursos oficiales de Química Fisiológica y Fisiología.

Nel 1922, consegue la Libera Docenza in Clinica Medica generale, con dispensa dalla lezione o dalla prova pratica ad unanimità di voti della commissione.Celebre e ricercatissimo nell’ambiente partenopeo quando è ancora giovanissimo, il professore Moscati conquista ben presto una fama di portata nazionale ed internazionale per le sue ricerche originali, i risultati delle quali vengono da lui pubblicati in varie riviste scientifiche italiane ed estere.

Éxitos

Non sono tuttavia unicamente e neppure principalmente le doti geniali ed i successi clamorosi del Moscati che suscitano la meraviglia di chi lo avvicina. Più di ogni altra cosa è la sua stessa personalità che lascia un’impressione profonda in coloro che lo incontrano, la sua vita limpida e coerente, tutta impregnata di fede e di carità verso Dio e verso gli uomini. Il Moscati è uno scienziato di prim’ordine; ma per lui non esistono contrasti tra la fede e la scienza: come ricercatore è al servizio della verità e la verità non è mai in contraddizione con se stessa né, tanto meno, con ciò che la Verità eterna ci ha rivelato.

Il Moscati vede nei suoi pazienti il Cristo sofferente, lo ama e lo serve in essi. È questo slancio di amore generoso che lo spinge a prodigarsi senza sosta per chi soffre, a non attendere che i malati vadano a lui, ma a cercarli nei quartieri più poveri ed abbandonati della città, a curarli gratuitamente, anzi, a soccorrerli con i suoi propri guadagni. 

E tutti, ma in modo speciale coloro che vivono nella miseria, intuiscono ammirati la forza divina che anima il loro benefattore. Così il Moscati diventa l’apostolo di Gesù: senza mai predicare, annuncia, con la sua carità e con il modo in cui vive la sua professione di medico, il Divino Pastore e conduce a lui gli uomini oppressi e assetati di verità e di bontà. L’attività esterna cresce costantemente, ma si prolungano pure le sue ore di preghiera e si interiorizzano progressivamente i suoi incontri con Gesù sacramentato.

Anillo de bodas

Su concepción de la relación entre fe y ciencia queda bien resumida en dos de sus pensamientos:

"No la ciencia, sino la caridad ha transformado el mundo, en algunos períodos; y muy pocos hombres han pasado a la historia por la ciencia; pero todos podrán permanecer imperecederos, símbolo de la eternidad de la vida, en la que la muerte no es más que una etapa, una metamorfosis para un ascenso más alto, si se dedican al bien."

"La ciencia nos promete bienestar ya lo sumo placer; la religión y la fe nos dan el bálsamo del consuelo y de la verdadera felicidad…"

El 12 de abril de 1927, el Prof. Moscati, después de haber asistido a Misa, como lo hace todos los días, y de haber atendido sus deberes en el hospital y en su práctica privada, se sintió enfermo y murió en su sillón, interrumpido en plena actividad, con sólo 46 años de edad; la noticia de su muerte se anuncia y se difunde de boca en boca con las palabras: “Murió el Doctor Santo".

Giuseppe Moscati fue elevado a los honores del altar por el Beato Pablo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978), durante el Año Santo, el 16 de noviembre de 1975; fue canonizado por S.Juan Pablo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005), el 25 de octubre de 1987.

Fuente evangeliodeldia.org

San Giuseppe Moscati
Giuseppe Moscati

Giuseppe Moscati, che da Santo gode di una grande devozione a Napoli, in realtà è nato a Benevento nel 1880 e aveva addirittura origini avellinesi. Figlio e nipote di magistrati, la sua vita professionale sembrava segnata, ma nessuno aveva fatto i conti con la sua grande fede che lo ha portato ben presto su una strada diversa…

“¡Mi lugar está al lado de los enfermos!”

En 1892, cuando Giuseppe era un adolescente, su hermano resultó gravemente herido al caerse de su caballo y como consecuencia del accidente comenzó a sufrir epilepsia. Debe haber sido esta conciencia precoz de la brevedad de la vida humana, ser golpeado por el sufrimiento, o tal vez la visión continua de los enfermos desde la ventana de la casa de su padre con vistas al Ospedale degli Incurabili, lo que llevó a Giuseppe a preferir la facultad de Medicina a el de Ley. Entonces la medicina y la ciencia en general eran terreno fértil para el materialismo, pero José logra mantenerlo a distancia, alimentando su fe con la Eucaristía diaria.

el medico de todos

Giuseppe si laurea brillantemente ed è un medico promettente: a nemmeno 30 anni diventa famoso per le sue diagnosi immediate e precise, che hanno del miracoloso considerando gli scarsi mezzi dell’epoca. A chi glielo fa notare lui risponde che è merito della preghiera, perché è Dio l’artefice della vita, mentre i medici non possono che essere indegni collaboratori.

È con questa consapevolezza che va al lavoro ogni giorno, sia all’Ospedale degli Incurabili dove sarà nominato primario nel 1925, sia nel suo studio privato dove sono accolti tutti e dove non fa pagare i poveri, ma, anzi, li paga lui per essere andati a curarsi, sia nelle frequenti visite a domicilio in cui porta oltre all’assistenza medica anche il conforto spirituale. Si narra che una volta, dopo aver guarito un operaio da ascesso polmonare che tutti avevano scambiato per tisi, questi voleva pagarlo con tutti i suoi risparmi, ma Giuseppe gli chiese come onorario che andasse a confessarsi: “Perché è Dio che ti ha salvato”.

ciencia y fe

Oltre a dedicarsi alla cura dei malati, Giuseppe è anche un ottimo ricercatore che sperimenta le nuove tecniche e i nuovi farmaci, come l’insulina che dal 1922 inizia a essere utilizzata nella cura del diabete. É talmente abile nelle autopsie che nel 1925 gli viene affidata la direzione dell’Istituto di anatomia patologica. Non è inusuale vederlo farsi il segno della croce prima di operare su un cadavere, per il rispetto che si deve a un corpo che è stato un uomo amato da Dio.

Per lui scienza e fede non sono due mondi lontani, separati e inconciliabili, ma due elementi che convivono nella sua quotidianità, fatta di una grande devozione per la Vergine Maria, di sobrietà e povertà personale alla sequela di San Francesco, e della scelta del celibato per avere più tempo per i suoi sempre più numerosi pazienti.

La erupción del Vesubio y el cólera

Ci sono due episodi importanti nella vita di Giuseppe Moscati che fanno meglio comprendere la grandezza di questa figura: l’8 aprile del 1906 il Vesuvio inizia a eruttare. Giuseppe capisce immediatamente la situazione e si reca a Torre del Greco, dove l’Ospedale degli Incurabili ha una piccola succursale, per mettere in salvo i malati. Quando anche l’ultimo paziente sarà al sicuro, la struttura, in effetti, crolla. Nel 1911, invece, a Napoli si diffonde un’epidemia di colera e anche stavolta Giuseppe sarà non soltanto accanto ai malati senza paura del contagio, ma anche in prima linea con le sue attività di ricerca che contribuiranno molto a contenere la malattia.

Médico y apóstol hasta el fin

Nello studio di Giuseppe Moscati si recano tutti, anche personaggi famosi quali il tenore Enrico Caruso e il Beato Bartolo Longo. A tutti riservava la stessa attenzione e la stessa scrupolosità, perché in ogni volto vede quello di Gesù sofferente. Nella sala d’attesa c’è una scritta per regolare gli onorari: “Chi può metta qualcosa, chi ha bisogno prenda”. È lì, al suo posto, sulla sua poltrona – quella diventata poi una reliquia da venerare – quel 12 aprile 1927 quando un infarto lo stronca all’età di 47 anni. Sarà canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1987 al termine del sinodo dei vescovi sulla vocazione e la missione dei laici all’interno della Chiesa.

Lea también la historia de San José Moscati del sitio web del Vaticano: haga clic aquí

fuente © Noticias del Vaticano – Dicasterium pro Communicatione


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