Lee y escucha la Palabra del 3 de junio de 2023
Resumen
Sábado de la octava semana de las vacaciones del Tiempo Ordinario
- SS. Charles Lwanga y 21 compañeros mártires († Uganda, 1885/87)
- S. Juan (Juan) Grande religioso OH (1546-1600)
Primera lectura
Se trataba de cierto Jesús, fallecido, che Paolo sosteneva essere vivo.
Del libro de Sirach
Sir 51,17-27 (NV) [gr. 51,12c-20b]
Te alabaré y te cantaré,
e benedirò il nome del Hidalgo.
Quand’ero ancora joven, prima di andare errando,
ricercai assiduamente la sapienza nella mia oración.
Frente al templo recé por él,
e sino alla final la ricercherò.
de su florecimiento, como uvas a punto de madurar,
il mio corazón si rallegrò.
Mi pie caminó por el camino correcto,
desde muy joven seguí sus pasos.
Incliné un poco mi oído, le di la bienvenida
y encontré para mí una abundante enseñanza.
Con ella avancé;
Honraré a quien me dio sabiduría.
De hecho, decidí ponerlo en práctica,
He sido celoso del bien y no me avergüenzo de ello.
mi alma entrenada en ella,
He sido diligente en la práctica de la ley.
Ho steso le mie mani verso l’alto
y lamenté que se esté ignorando.
A ella he vuelto mi alma
y lo encontré en la pureza.
Salmo responsorial
Desde Sal 18 (19)
A. Los preceptos del Señor alegran el corazón.
La ley del Señor es perfecta,
refresca el alma;
la testimonio del Signore è stabile,
hace sabio al simple. r
Los preceptos del Señor son rectos,
alegran el corazón;
el mandato del Señor es claro,
illumina gli occhi. R.
El temor del Señor es puro,
permanece para siempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti. R.
Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante. R.
aclamación del evangelio
Alleluia, alleluia.
La parola de Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza;
tutto fate rendendo gracias per mezzo di lui a Dio Padre. (Cf. Col 3,16a.17)
Alleluia.
evangelio de hoy
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.

Dal Evangelio secondo Marco
Mc 11,27-33
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?».
Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Juan veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».
E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Parola del Signore.
San Gregorio Magno (ca. 540-604)
papa, dottore della Chiesa
Libro XII, SC 212 (trad. cb© evangelizo)
La trampa del orgullo
“Voglio spiegartelo, ascoltami, ti racconterò quel che ho visto” (Gb 15,17).
Tipico dell’arrogante è non aver mai il sentimento di giustizia senza piegarsi all’orgoglio; non elevarsi con la propria intelligenza sopra lui stesso che per cadere, gonfio di vanità, nel trabocchetto dell’orgoglio; credersi più saggio dei saggi; rivendicare il rispetto di chi vale più di lui; pretendere d’insegnare con aria di autorità a chi è più santo di lui.
Da ciò la parola: “Voglio spiegartelo, ascoltami, ti racconterò quel che ho visto”. (…) Dopo questa parola: “Per tutti i giorni della vida il malvagio è orgoglioso” (Gb 15,20 Vg), Giobbe aggiunge: “Sono incerti gli anni della sua tirannia”. In altre palabras: Perché inorgoglirsi di non so quale certezza, quando la pena dell’incertezza è retaggio della condizione umana?
Ma agli uomini di vita depravata, Dio onnipotente non riserva solo il supplizio della vita futura; già quaggiù, nei loro fallimenti il loro cuore è punito: peccando si condannano da soli, sempre tremanti, provocatori, nel timore di soffrire da altri quello che ricordano aver fatto loro stessi soffrire a qualcuno.
PALABRAS DEL SANTO PADRE
Gesù dice che la vera autorità è quando si fa il servizio, è nel servire, non sfruttare gli altri. La vigna è del Signore, non nostra. L’autorità è un servizio, e come tale va esercitata, per il bene di tutti e per la diffusione del Vangelo.
È brutto vedere quando nella Chiesa le persone che hanno autorità cercano i propri interessi. San Paolo (…), ci dice come essere buoni operai della vigna del Signore: quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato; ciò che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto quotidiano del nostro impegno (…)
È l’atteggiamento dell’autorità e anche di ognuno di noi, perché ognuno di noi, nel suo piccolo, ha una certa autorità.
Diventeremo così una Chiesa sempre più ricca di frutti di santità, daremo gloria al Padre che ci ama con infinita tenerezza, al Hijo que sigue dándonos la salvación, al Espíritu que abre nuestro corazón y nos empuja hacia la plenitud del bien. (Ángelus, 4 de octubre de 2020)
