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Read and listen to our little prayer of April 16, 2023
Summary
Loneliness and silence
Ho sempre amato la solitudine e il silenzio. Dio è proprio li.
Da quando non ci sei più tu, amore mio Eugenio, lo amo ancora di più.
You are not with me in the flesh: but I feel you flying in the air, with your smell sometimes of roses, sometimes of honey, often in the smell of your hair, long, thick, black and flowing over the basketball court as you flew to the basket.
And I think about tomorrow. Tomorrow is April 17, 2023, 912 days have passed, almost three years.
I don't get a reason.
But in fact what is reasoned in the concept of life and above all in that of death? Nothing.
If not faith. Faith is the gap between being and having; faith is the union between life and death; faith is the gift of self-giving.
Ed io credo in te, credo in Gesù, il Cristo, e credo in Dio.
Tu ti sei donato a Gesù, che si è donato al Padre, e tutti vi siete donati all’umanità intera.
E’ pazzesco, incredibile, ma vero: è successo, veramente. San Tommaso l’ha toccata con mano questa verità, l’ha sperimentata “live”
And just like in this photo, life is a race towards a goal. You beat everyone in the sprint!
Le piaghe di Gesù risorto sono i segni dell’Amore che vince l’odio, del Perdono che disarma la vendetta, della Vita che sconfigge la morte. #GospelofToday (Jn 20,19-3) #Divine Mercy
Pope Francis via Twitter
The bliss of believing without having seen
commentary of Jn 20:19-31, edited byLino Dan SJ
Because sometimes the truth is not enough. Sometimes people deserve more. Sometimes people need their trust to be rewarded.
The dark Knight
I enter the text (Jn 20:19-31)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco.
E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro.
Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
I get inspired
Toccare con mano per poter gustare il dono della presenza del Risorto. Come non identificarci un po’ tutti con il buon Tommaso, discepolo assente alla prima apparizione del Risorto agli undici secondo l’evangelista Giovanni? Lui assente, così come noi; lui dubbioso, così come noi; lui che chiede una prova, così come noi…
Ed ecco che otto giorni dopo Gesù di nuovo si presenta, sempre con quello stupendo saluto di pace – già, la pace, il vero e proprio dono dello Spirito del Risorto! – e ora si rivolge direttamente a colui che era assente in precedenza. E lo invita a fare l’esperienza del toccare con mano proprio i segni di quel Risorto che indicano il suo passaggio nella sofferenza e nella passione vissuta nella carne.
How could we too not be amazed, almost embarrassed and a little fearful of what, like Thomas, we have doubted? Because doubts inhabit us and challenge us every day to truly believe that the story of a Risen One is a story that today tells us about our true possible life, that is, the life of resurrected ones. And so for us too, as for Thomas, there is an invitation to believe, to trust, to allow ourselves to be enveloped by that reality which is life and renewed faith. But for us there is even more the bliss of believing without having seen: splendid destiny!