Losing space: the diet that makes you live
Summary
Commentary on the Gospel of July 2, 2023
Thirteenth Sunday of TO year A
2 Kings 4,8-11.14-16 Ps 88 Rom 6,3-4.8-11 Mt 10,37-42
It's painful to be detached from what you love.
Saint Augustine,Speech330.2
But even the farmer temporarily loses what he sows.
Tira fuori, sparge, getta a terra, ricopre. Di che ti meravigli?
He who despises and brings down is a greedy reaper.
Winter and summer have proved what has been done;
la joy del mietitore ti dimostra l’intenzione del seminatore

Open
Per quanto cerchiamo talvolta di rimanere da soli, prima o poi c’è sempre qualcuno che viene a bussare alla nostra life!
A volte per chiedere aiuto, a volte per il piacere di stare insieme, a volte anche solo per disturbarci o per rovinarci la giornata, a volte per condividere una parola.
Ci ritroviamo così davanti all’alternativa tra il fare finta di non esserci e lo scomodarci ad aprire. In fondo, se ci facciamo caso, viviamo tutte le nostre giornate nella decisione tra queste possibilità.
A volte siamo contenti e senza esitare apriamo il nostro heart, altre volte indugiamo, altre volte ancora ci sbarriamo dentro provando a non respirare per essere più credibili nel nostro hush.
The stranger
As in the tale ofSecond book of Kings, che leggiamo questa Sunday, passa prima o poi nella nostra vita uno sconosciuto, una presenza che ci interpella.
Potrebbe essere qualcuno che, anche senza volerlo, con la sua incursione ci fa pensare o ci indica qualcosa di importante per la nostra vita.
Potrebbe essere per esempio un friend che ci incoraggia ad affrontare le difficoltà e ci aiuta a «innalzare la fronte» (Sal 89,18), potrebbe essere qualcuno che ci dà hope, a volte è semplicemente qualcuno che soffre e che, con la sua testimony, ci aiuta a stare nelle nostre fatiche.
Building a space
Sono presenze profetiche che attraversano il nostro cammino, proprio come il prophet che attraversa the life of this woman illustre del testo del Second book of Kings: Eliseo passa varie volte nella vita di questa donna e con la sua presenza la induce a interrogarsi.
She is a woman who lacks the future, because she doesn't have a son e il marito è anziano: la vita sembra inesorabilmente orientata verso la end, tutto sembra dileguarsi nel nulla.
Sebbene non preveda alcun guadagno dal suo gesto, questa donna si apre all’accoglienza: è da quel gesto che nasce il suo futuro.
Chiede al marito di costruire uno spazio per il profeta. Accogliere significa infatti sempre anche perdere qualcosa. Forse è proprio questo che rende difficile l’accoglienza: ci chiede di fare spazio, di perdere un po’ il controllo, siamo chiamati a rinunciare a qualcosa per generare vita.
Also the mum deve rinunciare a tenere il figlio nel suo grembo per farlo nascere e per continuare a live.
LOSE
Ogni giorno siamo chiamati a perdere qualcosa per poter vivere: ci viene chiesto a volte di perdere il nostro time per ascoltare qualcuno, ci viene chiesto di farci da parte per lasciare spazio a qualcun altro, ci viene chiesto di scomodarci per andare incontro ai bisogni e alle esigenze che ci vengono posti davanti.
Talvolta ci illudiamo di poter evitare questa accoglienza, ma in realtà se non accogliamo, moriamo!
Non accogliere vuol dire chiudersi dentro, sbarrarsi dentro se stessi. Il grembo rimane vuoto e senza vita se non si è disposti ad accogliere.
Per riprendere le words di Paolo nella Lettera ai Romani, potremmo dire che accogliere è veramente «walk in a new life» (Rom 6:7).
Another logic
Also Jesus nel Gospel ci propone di riflettere su questa alternativa rovesciata tra il perdere e il trovare: sebbene siamo sempre affannati nel tentativo di conquistare e possedere, in realtà la vita fiorisce solo laddove si è disposti a perdere.
In questo contesto possiamo comprendere meglio anche le parole di Gesù che invitano a prendere la propria cross (Mt 10,38): possiamo capire il valore dell’accoglienza e la disponibilità a perdere solo se assumiamo ogni giorno la logica del Vangelo, cioè la croce, come criterio delle nostre scelte.
It welcomes for love, si accoglie quando si scopre che l’unico modo per generare è perdere qualcosa di noi.
We can assume the logic of the Gospel as a criterion for our choices only if we are willing to set aside our reasoning and our pre-understandings a little, which means losing some of the hypertrophy of our ego.
Solo perdendo, si può seguire veramente Gesù: seguire vuol dire mettersi dietro, guardare dove mette i piedi Gesù. Vuol dire quindi lasciarsi portare anche dove non avremmo pensato di andare!
Simplicity
L’accoglienza spaventa, ma in realtà comincia dai piccoli gestures, comincia da un glass of fresh water.
Purtroppo abbiamo caricato the word accoglienza di tanta ideologia, l’abbiamo sovraccaricata di ragionamenti politici e finanziari, fino a perdere il valore primitivo di un gesto semplicemente umano che custodisce l’essenza di quello che siamo: esseri in report.
Siamo chiamati per vocazione a essere scomodati, anche quando sentiamo l’altro come straniero nel nostro world (E. Levinas).
In reality it is precisely the one who challenges us and makes us uncomfortable to make us capable of generate.
Read inside
- Do you let yourself be bothered or do you live locked inside?
- What are you willing to lose to follow Jesus more?
Courtesy © ♥ Father Gaetano Piccolo SJ
Let's listen together
