Lesen und hören Sie Das Wort vom 21. Dezember 2022
Adventsferien vom 17. bis 24. Dezember: 21. Dezember
- St. Peter Canisius Sack. SJ und Dr. der Kirche (1521-1597)
- B. Peter Friedhofen Schornsteinfeger, Gründer (1819-1860)
Erste Lesung
Siehe, mein Geliebter kommt über die Berge gesprungen.
Aus dem Lied der Lieder
Ct 2,8-14
Eine Stimme! Meine geliebte!
Hier kommt es
über die Berge springen,
über die Hügel springen.
Mein Geliebter sieht aus wie eine Gazelle
oder ein Kitz.
Da ist er, er steht
hinter unserer Mauer;
schaue aus dem Fenster,
vom Geländer spionieren.
Jetzt beginnt mein Geliebter mir zu sagen:
«Steh auf, mein Freund,
Meine Schöne, und komm schnell!
Denn siehe, der Winter ist vorbei,
der Regen hat aufgehört, er ist weg;
Blumen sind auf den Feldern erschienen,
die Zeit des Singens ist zurück
und die Stimme der Taube ist noch zu hören
in unserer Kampagne.
Der Feigenbaum reift die ersten Früchte
und die blühenden Reben verbreiten Duft.
Steh auf, mein Freund,
Meine Schöne, und komm schnell!
O meine Taube,
dass du in den Spalten des Felsens bist,
in den Verstecken der Klippen,
zeig mir dein Gesicht,
lass mich deine Stimme hören,
weil deine Stimme sanft ist,
dein Gesicht ist schön."
Wort von Gott.
Oder:
Il Signore tuo Gott è in mezzo a te.
Aus dem Buch des Propheten Zephanja
Zeph 3:14-17
Freue dich, Tochter Zion,
Jauchzt vor Freude, Israel,
Freut euch und jubelt von ganzem Herzen,
Tochter Jerusalems!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
hat deinen Feind zerstreut.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
du wirst kein Unglück mehr fürchten.
An jenem Tag wird in Jerusalem gesagt:
«Fürchte dich nicht, Zion, lass deine Arme nicht sinken!
Il Signore, tuo Gott, in mezzo a te
er ist ein mächtiger Retter.
wird sich für dich freuen,
ti rinnoverà con il suo die liebe,
er wird mit Jubel über euch jubeln.“
Wort von Gott.
Antwortpsalm
Aus Ps 32 (33)
R. Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo.
Oder:
R. Cantiamo al Signore un canto nuovo.
Lodate il Signore con la cetra,
mit der ihm gesungenen zehnsaitigen Harfe.
Cantate al Signore un canto nuovo,
spielen kunstvoll die Cithara und applaudieren. R.
Il disegno del Signore sussiste per sempre,
die Projekte seines Herzens für alle Generationen.
Beata la nazione che ha il Signore come Gott,
die Menschen, die er als sein Erbe auswählte. R.
L’anima nostra attende il Signore:
er ist unsere Hilfe und unser Schild.
In ihm freut sich unser Herz,
auf seinen heiligen Namen vertrauen wir. R.
Zuruf zum Evangelium
Halleluja, Halleluja.
O Stern, der aufgeht,
splendore della luce eterna, sole di Gerechtigkeit:
Komm, erleuchte die, die in der Finsternis liegen
und im Schatten des Todes.
Alleluja.
Evangelium
A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?

Aus dem Evangelium nach Lukas
Lukas 1:39-45
In jenen Tagen stand Maria auf und eilte ins Gebirge, in eine Stadt Judas.
Als sie das Haus von Zaccarìa betrat, begrüßte sie Elisabeth. Sobald Elizabeth Marys Gruß hörte, sprang das Baby in ihrem Bauch.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Wort des Herrn.
Bernhardiner (1091-1153)
monaco cistercense e dottore della Chiesa
Homilie für die Oktave Mariä Himmelfahrt
„Gesegnet ist die, die geglaubt hat“
Maria è beata, come sua cugina Elisabetta le ha detto, non soltanto perché Gott ha posato il suo sguardo su di lei, ma perché lei ha creduto.
La sua fede è il frutto più bello della bontà divina. Eppure è stato necessario che lo Spirito Santo con arte ineffabile venga su di lei, perché una tale grandezza d’animo si unisca a una tale umiltà, nel segreto del suo cuore verginale. L’umiltà e la grandezza d’animo di Maria, come la sua verginità e la sua fecondità, sono simili a due stelle che si illuminano a vicenda. In Maria infatti, la profondità dell’umiltà non nuoce in nulla alla generosità dell’anima, e viceversa.
Mentre Maria giudicava così umilmente se stessa, non è stata per questo meno generosa nel credere alla promessa che le veniva fatta dall’angelo. Colei che considerava se stessa solo come povera serva, non ha assolutamente dubitato di essere stata chiamata a così incomprensibile mistero, a così prodigiosa unione, a così insondabile segreto. Ha creduto senz’indugio che stava veramente per diventare la madre di Gott fatto uomo. È la grazia di Gott ad operare questa meraviglia nel cuore dei suoi eletti; l’umiltà non li rende paurosi e timorosi, né la generosità d’animo li rende superbi.
Al contrario, nei santi, queste due virtù si rafforzano l’una l’altra; la grandezza d’animo non solo non apre la porta a nessuna superbia, ma proprio lei favorisce entrare più profondamente nel mistero dell’umiltà; infatti, coloro che sono più generosi nel servizio di Gott sono anche più penetrati dal timore del Signore e più riconoscenti dei doni ricevuti.
E viceversa, quando c’è l’umiltà, nessuna debolezza può farsi strada nell’anima. Quanto meno si è soliti contare sulle proprie forze, persino nelle cose più piccole, tanto più ci si affida alla potenza di Gott, anche nelle cose più grandi.
WORTE DES HEILIGEN VATERS
L’evangelista racconta che «Maria si alzò e andò in fretta» (v. 39) da Elisabetta: in fretta, non in ansia, non ansiosa, ma in fretta, in pace. “Si alzò”: un gesto pieno di premura. Avrebbe potuto rimanere a casa per preparare la nascita di suo Sohn, invece si preoccupa prima degli altri che di sé stessa, dimostrando nei fatti di essere già discepola di quel Signore che porta in grembo.
L’evento della nascita di Jesus è cominciato così, con un semplice gesto di carità; del resto, la carità autentica è sempre frutto dell’die liebe von Gott.
Il Vangelo della visita di Maria ad Elisabetta, ci prepara a vivere bene il Natale, comunicandoci il dinamismo della fede e della carità.
Questo dinamismo è opera dello Spirito Santo. Un dinamismo pieno di gioia, come si vede nell’incontro tra le due madri, che è tutto un inno di gioiosa esultanza nel Signore, che compie grandi cose con i piccoli che si fidano di Lui. (Engel, 23. Dezember 2018)
