Tempo di lettura: 3 minuti

Leggi e ascolta la filastrocca Babbo Natale e la casa nel bosco

Ciao a tutti e tutte, come state?

Questa sera vi leggo una nuova filastrocca di Natale che narra della bellissima festa che si avvicina e del suo protagonista.

Babbo Natale e la casa nel bosco
Babbo Natale e la casa nel bosco

Buon ascolto!

Leggi con me:

In una piccola casa nel bosco
viveva un uomo, era un po’ orso,
non gli piaceva molto parlare
ma tutto il giorno si dava da fare.

Tagliava la legna, curava gli uccelli,
amava molto i pipistrelli,
erano brutti, nessun li voleva,
forse per questo ad esso piacevan.

Un giorno al caldo, nella casetta,
mentre di fuori c’era tempesta,
si mise a pensare: “Che vita che faccio,
sono qui solo, con questo tempaccio.

Io sono qui, nella casetta,
sono al caldo ma nessuno mi aspetta,
lo so, non amo molto parlare,
ma se insisto ce la posso fare”.

Chiamò a raccolta i suoi amici animali,
doveva lasciarli e andar dagli umani,
solo così poteva trovare
un nuovo amico con cui conversare.

Qualcosa di bello doveva portargli,
qualcosa di raro doveva fargli,
prese del legno e cominciò a lavorare,
fece un carretto, poteva bastare.

Ma fece ancora tanti altri oggetti,
venivano bene, eran perfetti.
Un cavallino, la macchinina,
anche un pupazzo e la bambolina.

E mise tutto dentro un sacco,
pesava tanto, era proprio fiacco,
chiamò allora degli amichetti,
erano gnomi, piccoletti.

Avete capito di chi parliamo,
e che ogni anno noi festeggiamo?
È Babbo Natale, che ama i bambini
e porta i doni anche ai birichini.

In una piccola casa nel bosco
viveva un uomo, era un po’ orso,
non gli piaceva molto parlare
ma tutto il giorno si dava da fare.

Tagliava la legna, curava gli uccelli,
amava molto i pipistrelli,
erano brutti, nessun li voleva,
forse per questo ad esso piacevan.

Un giorno al caldo, nella casetta,
mentre di fuori c’era tempesta,
si mise a pensare: “Che vita che faccio,
sono qui solo, con questo tempaccio.

Io sono qui, nella casetta,
sono al caldo ma nessuno mi aspetta,
lo so, non amo molto parlare,
ma se insisto ce la posso fare”.

Chiamò a raccolta i suoi amici animali,
doveva lasciarli e andar dagli umani,
solo così poteva trovare
un nuovo amico con cui conversare.

Qualcosa di bello doveva portargli,
qualcosa di raro doveva fargli,
prese del legno e cominciò a lavorare,
fece un carretto, poteva bastare.

Ma fece ancora tanti altri oggetti,
venivano bene, eran perfetti.
Un cavallino, la macchinina,
anche un pupazzo e la bambolina.

E mise tutto dentro un sacco,
pesava tanto, era proprio fiacco,
chiamò allora degli amichetti,
erano gnomi, piccoletti.

Avete capito di chi parliamo,
e che ogni anno noi festeggiamo?
È Babbo Natale, che ama i bambini
e porta i doni anche ai birichini.

Vi è piaciuta?

Allora io vi aspetto domani per sapere il protagonista della prossima storia.

Buonanotte!

Fonte: www.fabulinis.com

Eugenio Ruberto
Eugenio Ruberto
Babbo Natale e la casa nel bosco
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