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Anche tu sei collina
Leggiamo ed ascoltiamo la struggente poesia "anche tu sei collina" di Cesare Pavese

Leggiamo ed ascoltiamo la struggente poesia "anche tu sei collina" di Cesare Pavese

"Anche tu sei collina" di Cesare Pavese

"Anche tu sei collina" è una poesia di Cesare Pavese contenuta nella raccolta Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, pubblicata postuma nel 1951. La poesia riflette il forte legame dell'autore con la sua terra natale, le Langhe piemontesi, e il senso di nostalgia e appartenenza che la natura suscita in lui.

Analisi della poesia

Il tema principale della poesia è la fusione tra natura e memoria personale. Pavese utilizza immagini della campagna per evocare la sua infanzia e le radici profonde che lo legano alla sua terra. La collina diventa un simbolo della madrepatria, del passato e della continuità della vita.

L'autore associa la collina alla figura materna e alla sua infanzia, esprimendo un senso di dolce malinconia per un tempo ormai lontano ma sempre presente nei suoi ricordi. Lo stile è semplice, evocativo e musicale, con un linguaggio concreto che rende vivide le immagini della natura.

La poesia si inserisce nel filone del neorealismo poetico, in cui la natura e il paesaggio diventano metafore dell'esistenza e della condizione interiore dell'autore.


Biografia di Cesare Pavese (1908-1950)

Cesare Pavese è stato uno scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano, una delle figure più importanti della letteratura italiana del XX secolo.

Infanzia e formazione

Nato a Santo Stefano Belbo, nelle Langhe, il 9 settembre 1908, Pavese trascorse l'infanzia tra Torino e la campagna piemontese, ambienti che influenzeranno profondamente la sua produzione letteraria. Studiò Lettere all'Università di Torino, dove si appassionò alla letteratura americana e iniziò a tradurre autori come Melville, Faulkner e Dos Passos.

Attività letteraria e politica

Nel 1935 fu arrestato dal regime fascista per i suoi legami con ambienti antifascisti e condannato al confino in Calabria. Questo periodo lo segnò profondamente e rafforzò il suo senso di solitudine esistenziale.

Dopo la guerra, lavorò per la casa editrice Einaudi e divenne una figura di spicco della cultura italiana. Nei suoi romanzi e nelle sue poesie affrontò temi come la solitudine, il rapporto con la natura, il senso di sradicamento e l'incomunicabilità.

Le sue opere principali includono:

  • Paesi tuoi (1941)
  • La casa in collina (1949)
  • Il compagno (1947)
  • La luna e i falò (1950), considerato il suo capolavoro

La morte e l'eredità letteraria

Cesare Pavese si suicidò il 27 agosto 1950 in una stanza d'albergo a Torino, lasciando un biglietto con la frase: «Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più».

Dopo la sua morte, fu pubblicata la raccolta Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, che include anche Anche tu sei collina. Pavese rimane una delle voci più intense della letteratura italiana del Novecento, con una poetica basata sul realismo, sulla riflessione esistenziale e sul legame indissolubile tra l'uomo e la terra.

Leggiamo insieme

Anche tu sei collina
e sentiero di sassi
e gioco nei canneti,
e conosci la vigna
che di notte tace. 
Tu non dici parole. 

C’è una terra che tace
e non è terra tua. 
C’è un silenzio che dura
sulle piante e sui colli. 
Ci son acque e campagne. 
Sei un chiuso silenzio
che non cede, sei labbra
e occhi bui. Sei la vigna. 

È una terra che attende
e non dice parola. 
Sono passati giorni
sotto cieli ardenti. 
Tu hai giocato alle nubi. 
È una terra cattiva –
la tua fronte lo sa. 
Anche questo è la vigna. 

Ritroverai le nubi
e il canneto, e le voci
come un’ombra di luna. 
Ritroverai parole
oltre la vita breve
e notturna dei giochi,
oltre l’infanzia accesa. 
Sarà dolce tacere. 
Sei la terra e la vigna. 

Un acceso silenzio
brucerà la campagna
come i falò la sera.

Ascoltiamo insieme

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