Tempo di lettura: 10 minuti

Leggi e ascolta la storia “Amici lontani ma vicini”

Ciao amiche ed amici di Eugenio.

Grazie alle bellissime storie e fiabe della nostra amica Elena Rossi e del suo portale online www.bimbiestorie.it questa sera vi leggo la bellissima storia che parla di amicizia dal titolo “Amici lontani ma vicini”

amici lontani ma vicini
Amici lontani ma vicini 3

Leggiamo insieme

In sella alle loro biciclette, Jonnhy e i suoi amici, pedalano in fretta per raggiungere il vecchio mulino. Fa molto caldo, e appena arrivano,  entrano nell’acqua del ruscello, a piedi nudi, per rinfrescarsi. Sono gli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze estive, l’acqua è ancora molto fredda, ma sul fondale ci sono dei sassolini colorati, che vale la pena raccogliere subito.

Sono davvero molto belli, alcuni color turchese, altri rosa, verdi, gialli, marroni, bianchi  e se guardati con il riflesso del sole, brillano, come se avessero dei luccichini tutto intorno.

Sono arrivati da poco, quando all’improvviso, arrivano dei grossi nuvoloni, che coprono il cielo azzurro e in pochissimo tempo inizia a piovere. Quando sono partiti da casa con le loro biciclette, non avrebbero mai immaginato che arrivasse la pioggia, perché era completamente sereno, perciò sono tutti senza ombrello, e vicino al ruscello non c’è nessun riparo.

L’unica soluzione sembra quella di entrare nel  mulino, ma i piccoli amici ricordano perfettamente le raccomandazioni dei genitori , che gli dicono sempre di non farlo perché è vecchio e pericolante. Ma non possono nemmeno rimanere sotto la pioggia!!!

In una corsa raggiungono il mulino, la porta d’ingresso  in legno, nella parte bassa ha una spaccatura, dalla quale con molta cautela riescono ad entrare. Dentro è molto buio, Johnny si avvicina alla finestra, che si trova poco lontana dalla porta, e la apre per far filtrare un pò di luce.

Sembra che nel mulino abbia vissuto qualcuno fino a un minuto prima del loro arrivo perchè è tutto perfettamente in ordine e ogni cosa al suo posto. Solo le ragnatele e la polvere ovunque, fanno capire che è abbandonato. Non sembra nemmeno così pericolante come dicono gli adulti, però è sempre meglio prestare attenzione. Aspettando che fuori smetta di piovere i bambini iniziano a girovagare all’interno del mulino e Johnny trova una candela, che accende con i fiammiferi appoggiati li vicino.

Nel silenzio si sente un fortissimo tuono e Johnny dallo spavento si accuccia sulle gambe in un angolo. Da un buco nel muro vicino a lui, vede uscire della luce gialla che diventa sempre più forte. E’ intento a fissarla, quando  sente una vocina esclamare: “ma insomma, non hai mai visto un po di luce per curiosare così?

Johnny non può credere ai suoi occhi, è sbalordito. Dallo stesso buco è uscita una bambina piccolissima, con biondi capelli lunghissimi e ali luccicanti.

“A dire il vero non ho mai visto una bambina volante” risponde Johnny. “Ma io non sono una bambina, sono Melly, la fatina dai capelli belli!!! Stavo riposando e sono stata svegliata dal temporale. Dove vivo io non ci sono i temporali”. “Sei una fatina? E dove vivi?”, chiede Jonnhy. “Io vivo sul pianeta Cores, il pianeta dell’Amore”, risponde. “E fai le magie?”

“Ma quante domande; tu non mi hai ancora detto il tuo nome”. “Io mi chiamo Johnny e perdonami se faccio tante domande ma non sono abituato a vedere le fate”.

“Noi invece dal nostro pianeta vi osserviamo ed è strano anche per noi vedere come vivete. Voi bambini siete giocosi, divertenti, spensierati un pò come noi e non capiamo come mai al contrario gli adulti siano sempre di corsa e spesso arrabbiati”. “Beh perchè crescendo aumentano le responsabilità e gli impegni”, risponde Johnny. “E tu come fai a saperlo? Sei un’adulto forse? A me non sembra!”

“No, lo so perchè me lo dicono i miei genitori”. “E”…aggiunge Melly, “loro affrontano tutto arrabbiandosi? Forse sarebbe meglio tentare con un sorriso e con la calma”.

“Ma tu che ci fai qui?”. “E va bene” risponde Melly, “sei più curioso di tutte le mie amiche fate messe assieme! Innanzitutto non faccio ancora magie perchè sono troppo giovane, e sono qui perchè la mia nonna Leana, la fata più anziana, ha perso un pò dei suoi poteri magici e li potrà recuperare solo se troverò il sassolino a forma di cuore che c’è sul fondale di questo ruscello.

Con il calore delle mie piccole mani emana delle scintille che possono aiutare la mia nonna. Io sono arrivata qui stamattina e ho provato a cercarlo, ma sono talmente piccola che quando lo troverò avrò difficoltà a prenderlo, perchè rischierei di bagnarmi le ali e la corrente mi trascinerebbe via.

Così, mi sono rivolta all’Universo e gli ho chiesto di aiutarmi, perchè credo in questa missione e che riuscirò a portarla a termine. Lui mi ha risposto mandandomi te”. “Cosa centro io con l’Universo adesso?!” chiede Jonnhy. “Io sono entrato nel mulino solo perchè fuori piove. “Si certo” risponde Melly, “e per incontrare me, eccomi qui. Mi aiuterai vero?”

In quel momento gli amici di Johnny lo chiamano: “vieni è ora di tornare a casa, non piove più”. “Mi raccomando”, gli dice Melly, “non raccontare di me a nessuno! Ti prego torna ad aiutarmi!”

Escono tutti, prendono le rispettive biciclette e si avviano verso casa. Durante il tragitto i bimbi commentano il loro giro all’interno del mulino ma Johnny rimane in silenzio tutto il tempo.

Arrivato a casa, cena velocemente e si rinchiude in camera sua a pensare all’incontro che ha fatto, e a come  aiutare la piccola fatina. “Ho solo tre giorni di tempo”, aveva aggiunto prima che se ne andasse, e doveva anche escogitare un modo per andare al mulino da solo.

“Ci sono! Dirò alla mia mamma che per i prossimi due tre giorni dovrò fermarmi a scuola un’ora in più ad aiutare un mio compagno, così anzichè tornare a casa subito, andrò da Melly”.

E così fa. All’uscita da scuola come tutti i giorni, percorre un tratto di strada con i suoi amici e quando si salutano si dirige verso il mulino. Entrato, facendo attenzione che intorno non ci sia nessuno, torna nel punto dove c’è il buco nel muro e inizia a chiamare Melly.

In un attimo lei esce, ed è talmente felice di vedere che è tornato, che inizia a fare delle piroette su se stessa, emanando una bellissima scia di luce dorata.  “Andiamo subito al ruscello” esclama Johnny, “non posso fermarmi molto. Da dove iniziamo?”

“Se la mia mamma Sevile, la fata gentile, mi ha spiegato bene, mi devo togliere un capello e, quando lo passerò vicino al sassolino che stiamo cercando, si illuminerà”. Il bambino si toglie le scarpe, entra nell’acqua, prende il capello di Melly e inizia a camminare lentamente.

“Ma sul tuo pianeta avete tutti nomi che fanno la rima?” “Certo” risponde la fatina. “Mio nonno si chiama Zoffo dal naso goffo, mio fratello Gimone il simpaticone, mia sorella Tatità per la sua bontà e mio papà Orieto perchè è sempre lieto.

Posso trovare una rima anche per il tuo se vuoi. Fammi pensare, Johnny…l’amico dei sogni”. E lui si mette a ridere. “Per me sei un amico, perchè mi stai aiutando; e grazie a te, se riuscirò a far guarire la mia nonna, potrò usare la magia prima del previsto. Vedi questo mio braccialetto, che indosso da quando sono nata, lo metterò nel cassetto dei  miei ricordi più belli, e mi daranno quello magico”.

Intanto che Melly parla, Johnny inizia a perdere le speranze perchè il capello non si illumina. “Mi dispiace ma io adesso devo andare, tornerò domani”. “Va bene” dice la fatina, “domani saremo più fortunati”.

Quella notte c’è un’ altro temporale e, steso nel suo letto, Johnny continua a pensare a quella buffa e simpatica piccoletta che ha conosciuto e, prima di riaddormentarsi, si augura che il temporale non la spaventi troppo.

L’indomani, finita la scuola, torna al ruscello, ma questa volta prima di entrare dalla porta del mulino, sente la vocina della fatina che lo chiama. “Oggi sono uscita ad aspettarti, così iniziamo subito la ricerca”. Si toglie due capelli, uno lo da al suo amico e l’ altro lo usa lei per aiutarlo. Poi aggiunge: “vedrai che adesso lo troviamo il sassolino, così potrò tornare sul mio pianeta. Mi mancano tanto sai i miei genitori e i miei amici, però mi rimarrà sempre un bellissimo ricordo di te, il mio amico speciale sulla terra. Racconterò di te a tutti”.

Un’altra volta all’improvviso, Johnny rimane sbalordito ed esclama: “ Melly, vieni a vedere. Io non me ne intendo di capelli che si illuminano, ma credo che ci siamo”. “Si è vero si è illuminato, bravissimo! Presto presto dev’essere qui sotto!”

Johnny si inginocchia nell’acqua, osserva i sassi e individua il più bel sassolino a forma di cuore che abbia mai visto. Lo toglie dall’acqua e lo mostra a Melly che, carica di entusiasmo ha già iniziato a festeggiare per la felicità. Il sassolino è  molto piccolo, completamente bianco e morbido come il velluto. Lo asciuga e glielo consegna.

Tutta la gioia della fatina si placa, si appoggia sulla sua mano e gli dice: “mi mancherai Johnny, non potrò mai ringraziarti abbastanza. Mi spiace doverti lasciare ma io ora devo partire. Ti porterò sempre nel mio cuore.” “Spiace anche a me” dice lui, “e di sicuro non ti dimenticherò mai!”

I giorni tornano a trascorrere come prima, nessuno si è accorto di nulla e i bimbi continuano a tornare regolarmente a giocare al ruscello. Solo a Johnny ogni tanto sembra di risentire la dolce vocina di Melly, ma è la sua immaginazione.

Un mattino all’alba, ancora nel suo letto, si sveglia perchè sente sbattere la finestra. Con gli occhi ancora assonnati si alza per chiuderla. Proprio sotto alla finestra c’è la sua scrivania, sulla quale vede una bustina piccolissima che lui non ricorda di aver appoggiato. Quando la apre gli si iluminano gli occhi di felicità perchè dentro trova il piccolo braccialetto di Melly. Questo significa che la sua nonna ha recuperato i poteri e che lei ha ricevuto l’altro, quello per le magie. Ma soprattutto che non si è dimenticata di lui, ed è un modo per ringraziarlo.

Quando lo estrae dalla busta si forma la stessa scia di luce dorata che Melly emana quando è felice. Si posa sulla scrivania per formare una frase che dice: “saremo per sempre amici, lontani ma vicini, perché siamo parte dello stesso Universo”.

Ascolta questa storia:

mamma legge la fiaba
Le favole della buonanotte
Amici lontani ma vicini
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Buona notte e sogni d’oro con il nostro angioletto Eugenio

Spero che questa favola vi sia piaciuta e spero che anche domani seguirete e ascolterete la mia prossima e bellissima favola.

Spero che questa favola faccia capire a tutte le persone che la lontananza no si sente mai quando vuoi bene a qualcuno.

Buona notte dalla vostra sorellina Francesca


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