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Sembra ieri: eppure è passato un anno!

Eravamo in lockdown totale: tutta l’Italia ferma, bloccata in casa.

Molti in ospedale già combattevano fra la vita e la morte, e il personale sanitario con le loro armi affilate combattevano al fianco dei malati per estirpare questo malvagio.

Pane, pizza, ciambelle, tortini e tante altre leccornie. Inneggiavamo al coronavirus, capace di averci cambiato in meglio, capaci di saper sfornare ancora quella sana e genuina immaginazione italica.

Si suonavano pentole e coperchi fuori dei balconi: l’inno di Mameli riecheggiava da nord a sud.

Noi combattevamo ancora il nostro virus, i due virus che ancora tenevano banco nella testa brillante e vigorosa di Eugenio.

Eugenio ha sempre combattuto a testa alta e col sorriso sulle labbra.

E con tanto amore nel cuore.

Raccontavo anche come tutto, il nostro tutto, ebbe inizio.


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