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Segni non buoni: pressione bassa

Bactrim e Temodal

Bactrim inizia a fare effetto, così come il Temodal. Aggiustano da una parte, sfasciano dall’altra.

Stamattina sveglia con tutta calma alle 9.45. Solito rito dei medicinali, ad iniziare da Ondansetrone, che in questo periodo sta facendo poco effetto, seguito dopo poco dalla sua colazione.

Stamattina solo plumcake con un pochino di latte: già da subito ha iniziato ad accusare giramento di testa, con una debolezza atroce, quasi da non reggersi in piedi.

L’ho fatto dapprima stendere sulla poltrona reclinabile, con i piedi piuttosto verso l’alto, e tronco e testa quasi in linea con i piedi, praticamente sdraiato, così da favorire una corretta circolazione periferica, soprattutto verso la testa.

Misurata la pressione, 97 max e 64 min.

Procediamo con caramelle, barrette di cioccolato, acqua, tanta acqua. Niente, rimane sempre bassissima la pressione.

Lo riaccompagno a letto a dormire, la stanchezza è predominante.

Questo secondo ciclo di Temodal chemioterapico si sta facendo sentire.

Sono le 16.30 ed Eugenio riposa ancora, con la super-visione di Remigio. Ho scritto di questa debolezza alla dottoressa Cacchione, e restiamo in attesa di un loro cenno.

Con me, nel salone c’è Francesca, che come una spugna assorbe gli stati di tensione, emotivi di noi tutti. A volte si dimostra grande, molto grande per la sua età; altre volte invece, come questa mattina, di fronte alla nostra apprensione per lo stato di Eugenio, ha iniziato a fare capricci e a richiedere attenzione (pianto isterico e capricci).

Non sempre è facile, non sempre è semplice spiegarle le cose, e non sempre abbiamo la calma e la pazienza per poterlo fare. Gli ultimi mesi sono stati molto difficili, per tutti; e questa fase di chemio-terapia è solo in apparenza più semplice (siamo a casa, e sono solo due capsule al giorno per 5 giorni…). La chiusura della scuola, lo stare a casa (che non è stare in vacanza), non vedere amiche, zie e parenti, lo stato emotivo altalenante… Si, tutto ciò non è semplice, per nessuno.

Alle 17.00 la dottoressa Cacchione mi risponde alla mail; è una conseguenza della chemio la pressione bassa. Ci consiglia di tenerlo a riposo quanto più è possibile, di farlo bere tanto per scaricare prima gli effetti secondari del farmaco. Inoltre, ci fissa appuntamento al Bambino Gesù per il 17 aprile per controllo e visita. Accogliamo con piacere questo controllo.

Eugenio si alza quasi in contemporanea con l’arrivo della mail, è leggermente affamato. La pressione è ancora bassa, la testa gira “come se avesse appena finito una partita di basket”.

Riusciamo a fargli bere il Nutridrink e a mangiare i suoi amati plumcake. La testa continua a girare, ma Eugenio ha anche tanta forza di volontà. Si siede sul divano, facciamo una piccola passeggiata sul balcone per cambiare aria, si sdraia sulla poltrona. Lui asseconda tutto, fa tutto.

Piano piano si sente un pochino meglio, anche se la stanchezza è tanta. Lo invitiamo ancora a bere. Domani andrà meglio.


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